Da oggi la Tuscia ha un proprio Centro di Controllo sulla filiera agricola ed alimentare. Un presidio dell’Ispettorato Centrale che permetterà di tutelare al meglio il bene principale del territorio. Taglio del nastro tricolore nella sede del capoluogo in via del Collegio da parte del responsabile del dicastero dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, accompagnato dal presidente della Provincia Alessandro Romoli, dall’onorevole Mauro Rotelli, da rappresentanti della politica. Presenti numerosi sindaci, uomini delle istituzioni civili e militari. Prima tappa del ministro inaugurazione della sede ICQRF, che sta per Ispettorato Centrale della tutela, della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari. Seconda tappa Palazzo Gentili. C’è il prefetto Gennaro Capo e l’assessora al Bilancio del Comune di Viterbo Elena Angiani. Sold out in Sala Benedetti, come ieri nella Sala Regia di Palazzo dei Priori e poi al teatro Unione per la visita del responsabile del dicastero degli Esteri, Antonio Tajani. A spiegare tecnicamente la funzione del Centro è il Capo Dipartimento dell’Ispettorato Centrale, Felice Assenza: tre le priorità, maggiori controlli, tracciabilità dei prodotti, e loro origine. “Così potremo meglio tutelare – precisa – gli operatori di settore, come agricoltori e aziende, ma anche il pubblico, tanto è vero che funzionerà anche un ufficio relazioni proprio con i consumatori”. Sottolinea il presidente della Provincia Romoli: “Stiamo scrivendo una pagina importante, a tutela della qualità dell’agricoltura viterbese, intesa in tutti i suoi aspetti”. Che poi è il concetto approfondito dal ministro Lollobrigida (reduce da un passaggio, in primissima mattinata, presso l’Assofrutti di Caprarola e una visita programmata per il pomeriggio in una azienda che produce formaggio doc): “L’agricoltura di qualità rappresenta un asset strategico dell’Italia, come è Viterbo per il nostro stesso Paese. Un patrimonio che dobbiamo proteggere. Il controllo della filiera deve essere coordinato, ma non repressivo. L’obiettivo è promuovere la qualità. Viterbo ha l’opportunità di diventare la capitale operativa del sistema agricolo regionale”. Il Centro viterbese di ICQRF entra così nella catena dei 32 uffici e 6 laboratori accreditati per l’analisi dei prodotti. In pratica, si pone in prima linea nella catena dei controlli del patrimonio agroalimentare nazionale. Bastano alcuni numeri per dare l’idea delle dimensioni e dell’attività svolta dall’Ispettorato nel 2023: prodotti controllati 51.615; operatori controllati 28.388. Per quanto riguarda Dop e Igp, i prodotti controllati sono stati 15.513, gli operatori 8.579, i sequestri 131, il loro valore economico 14.277.369. Per quanto riguarda il Bio: i prodotti controllati sono stati 5.467, gli operatori 3.649, il numero dei sequestri 49, il loro valore economico 1.212.626.
Lollobrigida all’inaugurazione della sede ICQRF: ” Viterbo capitale operativa del sistema agricolo regionale”
di Luciano Costantini