Macchina di Santa Rosa 2019: sarà un trasporto tradizionale ed eccezionale insieme. Tradizionale perché seguirà il percorso canonico, non essendo previsto quest’anno l’allungamento su via Marconi. Eccezionale allo stesso tempo, perché come di consueto i Facchini metteranno tutta la loro forza, la loro fede e il loro entusiasmo per far sì che il trasporto avvenga nel miglior modo possibile. L’evento, il più importante della vita cittadina, è stato presentato la mattina di mercoledì 28 agosto in sala consiliare. Nella conferenza stampa sono stati toccati tutti gli aspetti relativi a una manifestazione di tale portata, a partire da quelli della sicurezza. «Vogliamo rassicurare la cittadinanza circa i servizi d’ordine che saranno garantiti al massimo», ha esordito il questore di Viterbo Massimo Macera. «Stiamo predisponendo al meglio la vigilanza e i controlli, indispensabili quando tanta gente si riunisce in uno spazio relativamente ristretto. Ognuno deve collaborare per la propria sicurezza e per quella degli altri: chiediamo comprensione e pazienza, nell’interesse di tutti».
Presenti alla conferenza il presidente del Sodalizio dei Facchini Massimo Mecarini e il capofacchino Sandro Rossi. «Quest’anno le girate a piazza del Comune saranno dedicate ai facchini scomparsi, che rimangono sempre nel nostro cuore», ha affermato Massimo Mecarini. «La girata di piazza del Teatro sarà invece dedicata a Franco Zeffirelli, che ha sempre apprezzato la nostra festa ed ha partecipato con grande umiltà al concorso che ha premiato poi la Macchina “Fiore del Cielo”. Ma l’intero Trasporto 2019 sarà dedicato alla città di Viterbo: una città che ha saputo reagire con fermezza e orgoglio ai recenti tristi fatti di cronaca avvenuti. Un’esortazione affinché non succedano mai più». Quest’anno più che mai infatti il Sodalizio dei Facchini ha assunto un ruolo importante nella vita cittadina, promuovendo il corteo silenzioso in risposta alla violenza che si è scatenata nel capoluogo della Tuscia. «Non è un caso che il corteo sia terminato davanti alla basilica di Santa Rosa, che è cuore e riferimento dell’intera città», ha aggiunto don Luigi Fabbri, vicario della diocesi viterbese.
In questi giorni fervono i preparativi e la messa a punto della grande squadra dei facchini, vero motore umano della manifestazione. Quest’anno sono ventidue i nuovi facchini entrati a far parte della compagine. Tra le novità anche alcune modifiche all’illuminazione e alla statua della Santa, alla quale è stata aggiunta un’aureola in plexiglas di novanta centimetri di diametro. «Rinnovo all’amministrazione la proposta di realizzare un museo delle Macchine di Santa Rosa», ha aggiunto l’architetto ideatore di “Gloria”, Raffaele Ascenzi. «Attualmente vi sono cinque Macchine smontate in perfette condizioni, che potrebbero essere una forte attrattiva turistica se montate ed esposte in via permanente». Nessun dubbio infatti circa l’appeal turistico e mediatico che la Macchina di Santa Rosa è andata acquistando nel tempo, complice anche l’inserimento nel Patrimonio dell’Umanità Unesco. «L’anno scorso al Trasporto hanno assistito i presidenti delle Province riuniti a Viterbo: quest’anno molti di loro sono voluti ritornare. E in Provincia il tre settembre si troveranno persone provenienti da tutta Europa: un ottimo modo per esportare la nostra tradizione all’estero», ha proseguito il presidente della Provincia Pietro Nocchi. «Il Trasporto è un esempio di grande senso di responsabilità che ci trasmettono i facchini: si prendono il peso sulle spalle con passione e forza. Ognuno di noi nel nostro piccolo dovrebbe imitarli: sarebbe un modo per migliorare la nostra società».
Presente alla conferenza stampa anche il costruttore Vincenzo Fiorillo, che ha rivelato come all’interno della statua della Santa alloggino le foto delle persone che da cinque anni lavorano ininterrottamente alla buona riuscita del Trasporto. Fiorillo ha rinnovato la sua stima all’ideatore Ascenzi, rivelando anche che, venendo meno alla tradizione, non ci sono stati mai dissapori tra di loro. Un’armonia che ha dato buoni frutti: sembra che il Trasporto di “Gloria” venga prorogato almeno di un altro anno.
A concludere la presentazione, l’assessore alla Cultura Marco De Carolis e il sindaco di Viterbo Giovanni Maria Arena, che ha aggiunto: «Mi sento un po’ come un pilota di aereo quando fa il check di tutta la strumentazione. Tutto sta andando per il meglio, grazie al lavoro congiunto di tutte queste persone. Sono soddisfatto dei preparativi, e della novità che riguarda le poltroncine in piazza del Comune: penso che sia una soluzione più elegante e adatta al luogo. Le poltroncine formeranno la scritta “Viva Santa Rosa” che filmeremo con un drone. La città sta entrando nel clima della manifestazione: ne è prova lo straordinario successo di pubblico per la prima cena dei facchini in piazza San Lorenzo». E, aggiungiamo noi, ne è prova la grande affluenza di pubblico che ha assistito al trasporto della prima Minimacchina, quella del quartiere Santa Barbara; prossimi appuntamenti sabato 31 per la Minimacchina del Pilastro e domenica 1° settembre per quella del Centro Storico. Buona Santa Rosa a tutti.