Maria Stuarda, le donne e il potere: al Teatro Boni con Seven Cults

Joyce DiDonato as the title character of Donizetti's "Maria Stuarda."

La vicenda di due figure imponenti: la cattolica Maria Stuarda, regina di Scozia, e la protestante Elisabetta I, regina d’Inghilterra.

Sul rapporto tra le donne e il potere indaga lo spettacolo Maria Stuarda, le donne e il potere, in scena domenica 19 febbraio alle 17.30 al Teatro Boni di Acquapendente, con Seven Cults per la regia di Filippo D’Alessio.

Ruota intorno ad esse un universo maschile che si aggrappa a loro nell’incomprensione dei loro comportamenti. Due donne di potere speculari: Maria l’eroina romantica, passionale, irrazionale, debole nel governare e nutrita dall’amore divino fino a diventare l’icona della martire Barocca; ed Elisabetta energica, dura prima di tutto con se stessa che rinuncia alla vita sentimentale per il potere. Il dramma ruota intorno alla fondamentale antitesi amore – politica. Il fatale tratto di penna di Elisabetta suggellerà la sentenza già pronunciata e segnerà la sorte di Maria.

La Commedia di Friedrich Schiller, per la rielaborazione di Francesco Fanuele e la regia di Filippo d’Alessio, vedrà le scenografie di Tiziano Fario, i costumi di Silvia Gambardella e le musiche di Eugenio Tassitano. Protagoniste Maddalena Rizzi, Cristina Fioretti, Carmen Di Marzo, Marco Prosperini, Andrea Murchio, Bruno Governale.

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