Tre sedi espositive lungo un unico asse viario che coincide con l’attraversamento urbano della Via Francigena. La Torre Julia de Jacopo, maniero medievale, che oggi ospita le collezioni ceramiche arcaiche e rinascimentali più pregevoli del territorio. La Pinacoteca di San Francesco, situata negli ambienti dell’antica sagrestia dell’omonima chiesa, comprensiva anche di ostensori, calici, reliquiari e oggetti liturgici, databili al XVII e XVIII secolo. E, non da ultimo, il Palazzo Vescovile con le sale affrescate e le suggestive carceri.
Tanto basta a fare del Museo della Città, Civico e Diocesano, di Acquapendente un epicentro di cultura a 360 gradi. In attesa di poter riprendere collaborazioni e attività didattica per studenti, ma anche quella di approfondimento per esperti di settore e poi le visite turistiche per tutte le età, è possibile fruire della vivacità social della struttura, presente su Facebook, Twitter, Linkedin, Pinterest ed Instagram, oltre che all’interno della rete del Sistema Museale del Lago di Bolsena, ed attiva tra contest e challenge nazionali.
“Mai come ora – spiega Andrea Alessi che, oltre ad essere direttore scientifico del museo dal 2016, è anche coordinatore editoriale della rivista scientifica ‘Biblioteca & Società’ e docente di Storia dell’Arte Moderna con all’attivo numerose partecipazioni a mostre internazionali – questi strumenti tornano utili per ridurre le distanze. La mia idea di museo è quella di un luogo vivo e vivace, dinamico e moderno, oltre che integrato con il territorio. Un contenitore di eventi che, i numeri crescenti lo confermano, attira un pubblico sensibile a questo tipo di offerta culturale.
A gradirla è un target da tutta Italia. La maggior parte dei visitatori proviene da Roma, alcuni dei quali legati al percorso della Via Francigena. Per tutti, però, la visita si rivela una sorpresa. Anche grazie ai social e ai mezzi di comunicazione come il nostro nuovo sito possiamo intercettare un flusso di visitatori nazionale, in aggiunta a quello su scala provinciale proveniente da un territorio al confine tra Lazio, Umbria e Toscana. Un vero e proprio mercato della cultura”.
Non è, dunque, un caso se nei giorni scorsi il Museo della Città, l’unico di pertinenza comunale, è stato inserito nell’elenco delle nove strutture meritevoli di visita virtuale in provincia di Viterbo dal Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo e in grado di dimostrare che “La Cultura non si ferma!”. “Orgoglioso di partecipare a questa bella iniziativa nazionale”, il direttore, impegnato anche prima del Covid-19 nel progetto di promozione della cultura museale.
“Non appena sarà possibile anche con ingresso contingentati – anticipa – inaugureremo ‘I Giardini di Piero’, collettiva già allestita, che nasce come omaggio artistico all’indiscusso talento di Alessio Paternesi, tra i più grandi esponenti del ‘900 italiano, che ha dedicato parte della sua ricerca creativa allo studio di Piero della Francesca. Dopo ‘Sindrome di Stendhal’, una collettiva articolata su due sedi, Pinacoteca e Palazzo Vescovile, che oltre alle opere del Maestro, ospiteranno anche l’omaggio di Riccardo Sanna, Paolo Crucili e Luigi Fondi ”.
Per ulteriori informazioni:
0763.730065 – museodellacittacquapendente@gmail.com