Latera vive un momento di particolare attivismo, diviso tra progetti finanziati dall’UE e programmi patrocinati dalle istituzioni pertinenti. Nel grazioso comune medievale dell’alto viterbese, si susseguono le iniziative mirate a valorizzare la memoria storica del territorio e le sue risorse naturali.
Ne parliamo con il Dott. Marco D’Aureli, direttore scientifico del Museo della Terra di Latera, antropologo, specialista nel settore dei patrimoni culturali, direttore del Museo della terra di Latera e del Museo del brigantaggio di Cellere. Dal 2012 al 2015 è stato Segretario di SIMBDEA – Società Italiana per la Museografia e i Beni DemoEtnoAntropologici. È culture della materia presso la cattedra di Antropologia culturale della Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Indubbiamente preparazione ed esperienza ne fanno una delle figure professionali più adeguate nella gestione del sistema museale.

Come è organizzato il sito museale?
Il Museo trova collocazione in quello che era un antico complesso conventuale, in una struttura definita la Grancia di San Pietro, la chiesa più antica di Latera. Si articola su tre livelli di esposizione, la collezione Luigi Poscia (agricoltore locale che ha raccolto e conferito diverse centinaia di oggetti), il patrimonio culturale immateriale (proiezione su schermi di eventi religiosi e laici lateresi) e da una parte esterna adibita a mostra di attrezzature agricole, un orto, frutteto e giardino di erbe aromatiche.
Il Museo ha realizzato ed è in corso l’evento “Erbe, Capagni e Bastoni”, come è nata l’idea, e quale risposta sta dando la comunità?
L’intento principale del progetto è stato quello di far conoscere quelle che erano alcune delle produzioni a cui si dedicavano un tempo gli artigiani di Latera; il 14 Settembre il laterese Mauro Zapponi, fabbricante di cesti per passione, ha mostrato come si realizza un cesto, utilizzando rami di olivo ed altre fibre vegetali, mentre il 21 Settembre il pitiglianese Enrico Guidantoni ha spiegato ai presenti come si realizzano i bastoni da passeggio, indicando quali fossero i legni migliori, quando vanno colti, come vanno trattati. L’ultimo laboratorio avrà luogo Sabato 28 Settembre, e sarà un evento itinerante, volto alla conoscenza delle erbe spontanee e loro utilizzo quotidiano, con la guida di Giorgio Chioccia e di Monica Fonck dell’Orto Botanico di Viterbo Possiamo affermare che l‘iniziativa sta riscuotendo un notevole interesse pubblico, con la partecipazione in buona parte sia di adulti ma anche di famiglie con bambini.
Si tratta di un ciclo di laboratori che avrà continuità?
Oltre all’incontro di Sabato 28 Settembre p.v., ci sono altri eventi che saranno svolti a breve? “Ne abbiamo organizzati due: il primo, che avrà luogo Sabato 19 Ottobre 2024, sarà una passeggiata-racconto, con la collaborazione dell’associazione Comunità Narranti, ed avrà come tema l’artigianato scomparso: si andranno ad intercettare nel borgo di Latera quei luoghi dove un tempo erano attivi i laboratori artigianali, rivivendo la memoria dei medesimi. Sabato 26 Ottobre 2024, in occasione della Sagra del Marrone, realizzeremo un percorso di trekking intorno al centro abitato.
Chi sono i sostenitori del progetto?
I laboratori sono organizzati con il contributo del Comune di Latera e della Regione Lazio “Linea di intervento realizzata con il sostegno della Regione Lazio per Biblioteche, Musei e Istituti similari, Ecomusei e Archivi – Piano annuale 2023, L.R. 24/2019. E hanno il pregiato richiamo alla partecipazione gratuita.
Informazioni
Museo di Latera: via dell’Osteria
Contatti: 0761-459608 – negli orari di apertura
Comune di Latera: tel. 0761-459785
E mail per gli interessati alla visita: info@museodellaterra.it
Nella foto un momento del laboratorio
L’autore*
Laureato in Giurisprudenza. Appassionato di arte e cultura è iscritto al corso di laurea triennale in Scienze dei Beni Culturali L-1 presso l’Università della Tuscia di Viterbo.