Nostalgia e ricordi al Balletti Park hotel: gli ex facchini tutti d’un sentimento

di Arnaldo Sassi

Stefano Santucci e Giulia Marchetti_cover
Stefano Santucci e Giulia Marchetti

Non c’è stata solo la solita folla lungo le vie del centro storico ad ammirare l’ultimo passaggio di “Gloria”. Al Balletti Park Hotel di San Martino, gentilmente concesso dalla signora Pina, c’era anche un gruppo di ex-facchini (una sessantina di persone), che si è riunito sotto l’egida della recente associazione creata da Stefano Santucci che ha seguito (con tanto di cena organizzata dall’immarcescibile Silvio Cappelli) tutte le fasi del trasporto con tanta partecipazione e soprattutto con tanta nostalgia, sicuramente la parola più usata da tutti i presenti.

Fra loro l’ex capofacchino Giovanni Adami. “Quest’anno – dice – le emozioni sono ancora più forti. Io sono stato facchino dal 1977, col ‘Volo d’angeli’, e capofacchino dal 1998 al 2007. Di nostalgia ce n’è tanta e quest’anno ancora di più perché, grazie a questa associazione, possiamo rivivere quei momenti tutti insieme. Io stasera sono molto più teso ed emozionato degli anni precedenti”.

Girando tra i tavoli la musica è sempre la stessa: tanta nostalgia e voglia di star insieme per rivivere il passato in modo diverso. Tra i presenti, Antonio Bellucci, 78 anni, che ha cominciato col ‘Volo d’angeli’ (“Fa piacere guardarla, con un po’ di rimpianto, ma ormai è passata”); Lolli Graziotti (“Io ho cominciato a 21 anni, dopo il militare, seguendo le orme di mio padre. Era il 1968 e lavoravo al Consorzio agrario. Mi ci portarono Nello Celestini e altri suoi colleghi. Sono stato vicino alla Macchina per ben 53 anni”); Americo Delle Monache, facchino dal 1986 al 2018 (“Ho fatto il ciuffo, ero in sesta fila col numero 51. Oggi provo molto rimpianto”); Claudio Ceccariglia (“L’ho portata per 25 anni, dal 1997 al 2022. Sono un ex facchino fresco fresco. Stasera? Molta tristezza, ma anche un’emozione particolare e tanti ricordi”); Mario Morucci, facchino dal 1977 al 1994 (Emozione e tanta nostalgia. Ma a una certa età la forza del fisico viene meno. Quindi è giusto lasciare il posto ai giovani”.

Una serata ben riuscita, presentata da Giulia Marchetti presidente di  Italian Human Connection, e tanta voglia di andare avanti con questa neonata associazione, come ha sottolineato il presidente Stefano Santucci. “Siamo solo all’inizio – ha detto – ma la voglia di fare è tanta. Abbiamo già un centinaio di iscritti e vogliamo crescere, sia nel numero dei partecipanti che nelle iniziative, Chi è facchino, lo è per tutta la vita”.

Panoramica

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