“Io odio tutti”: Mauro Evangelisti presenta l’ultimo romanzo

«Cosa ci faccio io qui?». Il risveglio in Thailandia è fulmineo per Alessandro, il protagonista romano di “Io odio tutti”, terzo romanzo di Mauro Evangelisti (121 pagine, CartaCanta editore, 13 euro) che sarà presentato a Viterbo, dove l’autore ha lavorato diversi anni nella redazione de Il Messaggero, il 15 febbraio alla libreria Etruria alle ore 18. Alessandro, 35 anni, emigra in Asia, si butta alle spalle Roma, una storia d’amore tormentata e il casco da poliziotto che lo ha incapsulato per troppo tempo fino a quando nemmeno la corazza anti sommossa è riuscita a trattenere l’odio amore per Anna che durante una manifestazione porge il suo bel viso, e una margherita, e come risposta riceve una manganellata. (Ricordate quella foto del bacio tra il celerino e la manifestante a Susa, vero? Non c’entra nulla ma riguardarla non nuoce all’economia del la lettura). La storia raccontata da Evangelisti è uno di quei viaggi statici e ritmati solo dai pensieri o dal trambusto dei locali e del sesso consumato per necessità. Traiettorie intimistiche che gli riescono benissimo, come nei precedenti e apprezzati racconti brevi che ci portano in Asia o a Ibiza e riducono sensazioni e pensieri a un grado zero per capire se è davvero possibile premere il tasto reset e pescare dal mazzo «una vita di riserva». C’è l’amore per Anna ma pure per Ju, la flessuosa thailandese che gli offre un sesso consolatorio ma spesso batte cassa. C’è l’amicizia con Jack che nei momenti migliori sfoggia bermuda rosa e magliette con su scritto: F*** me I’m famous. Uno che Alessandro ascolta e con cui si confida ma che, complice l’enigma della lingua, non gli offrirà mai una sensazione di affidabilità totale. Perché Jack non è certo come Paolo, l’amico fraterno che mentre Alessandro si abituava ai lacrimogeni e alle cariche di alleggerimento, diventava uno smagato parlamentare di sinistra. Evangelisti tratteggia una figura, quella di Paolo, unica e omologata allo stesso tempo, con poche esperienze erotiche e pure fugaci, ma metodico e determinato a raggiungere l’accesso al club politicamente corretto della gente che piace alla gente che piace. C’è il tradimento con la scena dei corpi scoperti aprendo una porta. Incidente di percorso chissà da quanto tempo messo in agenda come nelle migliori storie. No, quello non si può dimenticare. Riemerge con forza nella parentesi alterata della Thailandia dove Evangelisti porta alla ribalta il ricordo insistente di un affetto mai davvero rimosso, anzi che interroga il protagonista tra un cocktail, una pasticca e la solita notte passata come «un elefante impazzito in pista». C’è il non detto che preme contro le dighe costruite dai social o dalle mail, viste come nuove convenzioni sociali castranti. La copertina di “Io odio tutti” è un grande cuore giallo canarino, solo all’apparenza anafettivo. Evangelisti lavora come un artigiano le storie, gli sguardi, la rabbia e certi spaccati privatissimi che emergono come prezioso materiale di risulta del suo lavoro giornalistico, e della sua vita di riserva dedicata ai viaggi.

Il giornalista e scrittore incontrerà il pubblico mercoledì 15 febbraio, alle ore 18,00 presso la Libreria Etruria in Via Matteotti 67. L’autore dialogherà con Francesco Mecucci, giornalista e direttore di Move Magazine. Ingresso libero.

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