Orientamento:ITT“Leonardo da Vinci, una solida cultura scientifica e tecnologica che apre alle nuove professioni

di Donatella Agostini

“Istituto Tecnico Tecnologico “Leonardo da Vinci”: il nome evoca il connubio fra scienza, progettazione e invenzione tecnologica, così come traspare da tutta l’opera del celebre scienziato fiorentino. E in effetti, come una sorta di fili che vanno a formare il “tessuto” tecnologia, la scienza, la progettazione e l’invenzione permeano e rendono estremamente innovativi e dinamici gli indirizzi in cui si compone la sua offerta formativa. Attraverso le parole della referente dell’orientamento, prof.ssa Maria Gabriella Tordi, conosciamo questa importante realtà scolastica viterbese, nata nel lontano 1960 e capace di rinnovarsi e di arricchirsi per rimanere al passo con la velocità tecnologica del mondo di oggi. «A tutt’oggi sono iscritti presso di noi oltre ottocento studenti. Disponiamo di oltre 45 aule, tre palestre e un’Aula Magna in grado di ospitare ottocento persone», esordisce la prof.ssa Tordi, accompagnandoci nei corridoi di una struttura vasta e luminosa, ricca di laboratori specializzati, fornita di attrezzature e macchinari all’avanguardia. Il futuro lavorativo, per i ragazzi che si iscrivono all’ITT “Da Vinci”, si coniuga in indirizzi molto concreti: “Meccanica, Meccatronica ed Energia”, “Trasporti e Logistica”, “Elettronica/Elettrotecnica”, “Informatica e Telecomunicazioni”, “Costruzioni, Ambiente e Territorio” (l’Istituto Tecnico per Geometri prima della riforma scolastica del 2010), “Chimica, Materiali e Biotecnologie”e “Sistema Moda”. «Al termine del biennio i ragazzi sceglieranno un’ulteriore articolazione, che li specializzerà durante il triennio fino al diploma, offrendo loro sbocchi concreti nel mondo del lavoro, o la possibilità di continuare il loro percorso formativo all’università». Tra le varie differenti specializzazioni a disposizione è da segnalare, tra le altre, la peculiarità di “Costruzioni aeronautiche”, “Biotecnologie Sanitarie”, “Energia”, “Informatica”. Rilevante e produttiva l’alternanza scuola-lavoro, con importanti collaborazioni con enti e ditte specializzate. «Dal primo al quinto anno viene assicurata comunque una formazione di base, costituita da materie come lingua e letteratura italiana, storia, inglese, diritto, economia, matematica, tecnologie informatiche… Le ore di laboratorio sono molto presenti nei piani di studio, perché non è importante tanto sapere, quanto saper fare, e non in modo virtuale, ma effettivo. D’altronde qui da noi non mancano le strutture per sperimentare praticamente quanto appreso». Le strutture di cui parliamo consistono nei numerosi laboratori, come quello di chimica, uno dei più attrezzati in provincia, nel quale è presente anche uno spettrofotometro; il laboratorio di elettronica e di elettrotecnica, materie presenti in molti indirizzi, che verrà prossimamente ampliato e rinnovato con particolare riguardo alla parte informatica – che negli ultimi tempi ha “invaso” l’elettrotecnica, con i nuovi concetti di controllo da remoto e di domotica. Il laboratorio di meccanica, disegno e progettazione che utilizza il disegno Cad sul computer. Qui il professor Mancini ci spiega come, attraverso un software avanzato, sia possibile per gli studenti disegnare in 3D un componente di un macchinario, e come successivamente venga generato il programma informatico di lavorazione che poi viene trasmesso alle macchine utensili, torni e fresatrici a controllo numerico, in grado di realizzare materialmente il componente, in una procedura totalmente automatica e soprattutto veloce. «Abbiamo anche macchinari tradizionali per insegnare le basi delle varie lavorazioni, in modo da rendere la formazione degli studenti solida e spendibile in vari settori lavorativi». La referente ci accompagna a visitare i vari laboratori fino ad arrivare a quello di informatica, dove incontriamo lo studente al quarto anno Fabrizio Pignatelli, che ci parla di invenzioni progettate dagli studenti: «Invenzioni come ad esempio “IACO”: un braccialetto che tramite dei sensori è in grado di captare le pulsazioni della persona che lo indossa e anche un’eventuale caduta accidentale. Se le pulsazioni sono troppo alte o se viene rilevata una caduta, il braccialetto manda subito un SMS e una chiamata a numeri telefonici impostati: si pensi all’utilità nelle persone anziane. L’altro nostro progetto si chiama “IBP – Intelligent Baby Pillow” e si rivolge all’opposto, ossia ai bambini. Abbiamo ideato un copri seggiolino per auto con un sistema particolare di antiabbandono, che riesce ad inviare chiamate e la posizione GPS del veicolo a numeri preimpostati nella SIM». Gli studenti ideatori dei progetti hanno vinto l’anno scorso il primo premio a pari merito nella competizione regionale “Impresa in Azione”, nell’ambito della “Startupper School Academy”, e il dispositivo IBP ha vinto il premio speciale Fedx. Il braccialetto IACO si è invece aggiudicato il primo premio nazionale “Ready to Work Award”. «Questa scuola è un incubatore di start up», prosegue la referente Tordi, «Ovviamente ci sono validi docenti alle loro spalle, che li supportano lungo il percorso». Arriviamo al laboratorio di “Costruzioni aeronautiche”, altro fiore all’occhiello di questo Istituto viterbese. «Rappresentiamo l’unica scuola in Italia certificata Enac per il conseguimento della licenza di manutentore aeronautico, per aerei ed elicotteri alimentati a motori a pistone, ed è in programma di integrare la formazione con l’insegnamento della manutenzione dei velivoli a turbina. I ragazzi superano tredici esami nel triennio e ottengono la certificazione, che poi va perfezionata con due anni di tirocinio presso un’azienda aeronautica». Il brevetto di manutentore aeronautico è estremamente spendibile nel mondo del lavoro, sia in ambito civile che militare. Gli studenti di “Costruzioni aeronautiche” partecipano a progetti europei e a gare di aeromodellistica, arrivando sempre tra le prime posizioni. Per conoscere ancora di più l’offerta formativa dell’ITT “Da Vinci” è in programma l’evento “Scuola Aperta” il 18 e il 19 gennaio, in via Alessandro Volta a Viterbo. «E’ appagante operare in questa scuola, per la qualità dei ragazzi e per la serietà dell’insegnamento». Ed è rassicurante per i ragazzi che la frequentano, sapere che grazie a ciò che hanno imparato, avranno sbocchi lavorativi di ottimo livello.
www.ittvt.edu.it

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI