Osterie d’Italia 2025 Slow Food: i premiati nella Tuscia

osterie

È uscita Osteria d’Italia 2025, la guida Slow Food che racconta il mondo della cucina più vera e dell’accoglienza sincera. Ecco le Chiocciole riconfermate nella Tuscia:

Il Casaletto Viterbo
Iotto Campagnano di Roma
Il Calice e la Stella Canepina
La Palomba Orvieto
La Piazzetta del Sole Farnese
Trattoria del Cimino dal 1895 Caprarola

Ci sono 324 indirizzi nell’elenco delle migliori osterie d’Italia: tante sono le “Chiocciole” (il massimo riconoscimento per l’eccellente proposta e per l’ambiente) della guida di Slow Food Editore – Osterie d’Italia 2025 – appena uscita in libreria. Un appuntamento fisso ormai da 35 anni per chi cerca cucina autentica a base di prodotti a filiera corta e stagionali, buon vino e – non da ultima – accoglienza attenta a quella convivialità che rende unica la cucina italiana.

“Voi siete l’orgoglio del nostro paese e per continuare a esserlo abbiamo il dovere di trasmettere il nostro sapere a chi vuole e può essere un aiuto straordinario”.E’ l’affermazione di Carlo Petrini fondatore di Slow Food rivolgendosi agli osti premiati.

Osteria d’Italia Slow Food è un best seller, curato anche quest’anno da Francesca Mastrovito ed Eugenio SignoroniOsterie d’Italia è la guida che ogni anno restituisce uno spaccato del settore, premia il meglio, racconta cosa sta cambiando.

 

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