Panta Rei – Si Vis Pacem: il racconto di come tutto ebbe inizio

di Nicole Chiassarini

libro SML
Come nascono i super-esseri? Com’è cambiata la vita degli esseri umani dopo il Change Day?
Stefano Maria Lecchini torna nel suo universo narrativo fantascientifico, Panta Rei, per rispondere a queste e molte altre domande, con una storia fatta di guerra, paura, rassegnazione, comandata non dai classici “eroi romantici” ai quali siamo abituati, ma da esseri astuti e pronti a tutto pur di vincere una guerra.
Come nasce l’universo narrativo di Panta Rei?
Io sono più che altro un lettore, quindi dalla voglia di provare. Mi son detto “vediamo che succede”. Panta Rei – Verità nascosta è ambientato in un futuro remoto, ma diviso in due tempi: inizio e fine si svolgono nel futuro, mentre la parte centrale è ambientata durante il “Change Day”; proprio da qui il nome della saga Panta Rei, che sostanzialmente sta alla base di questo cambiamento che ha sconvolto tutto: l’arrivo degli alieni sulla terra che trasforma la specie umana in una sorta di mandria addomesticabile. Ma a causa di un malfunzionamento di un loro dispositivo alcune persone si ritrovano improvvisamente con dei superpoteri.
Come nasce l’idea del prequel?
Il primo libro ha un finale aperto, ma quando ho iniziato a scrivere il secondo ho pensato fosse scontato seguire questa trama e allora mi è venuto in mente di raccontare l’origine,
il giorno del cambiamento e l’inizio della guerra.
Tra le altre cose, ho potuto ambientarlo in Italia, soprattutto Roma (ma c’è anche Viterbo). Ho voluto offrire un po’ di fantascienza anche al nostro Paese, è qui che stanno la maggior parte dei trasformati. In Si Vis Pacem ci sono personaggi reali: postino, dentista, commessa, panettiera… Uno in particolare, che mi sono molto divertito a creare è un protettore, tra l’altro anche il più fortunato di tutti con il potere.
Qual è il messaggio che Panta Rei vuol fare arrivare al lettore?
Alla base c’è il concetto dell’essere pronti al cambiamento , perché da un momento all’altro la vita può cambiare direzione (come abbiamo potuto constatare negli ultimi anni).
Tutto cambia, che ci piaccia o no; possiamo avere delle idee ferree ma la vita ci metterà sempre di fronte a delle scelte da compiere. A quel punto, che direzione prenderemo?
Possiamo metterci da una parte a pregare o inveire, oppure cercare di approfittare della situazione nel miglior modo possibile. Bisogna essere sempre pronti a reagire in ogni modo a noi possibile.
Ovviamente nel mio racconto non ci sono e non vogliono esserci giudizi: va bene chi decide di lottare ma anche chi si arrende o non vuole saperne. In Panta Rei cerco di raccontare questo: i cambiamenti esterni ci colpiscono, ci mettono di fronte a delle riflessione e a decidere come affrontare la vita.
Puoi darci qualche anticipazione, senza troppi spoiler? Cosa dobbiamo aspettarci?
Il cambiamento che sta alla base di Panta Rei non è tanto “fisico”, bensì psicologico e, soprattutto, morale: c’è gente che di fronte a questa tragedia si annichilisce e si lascia morire, c’è quello che cerca di sopravvivere e poi c’è chi vuole sfruttare la situazione per avere qualcosa in più, cercando di salvare l’umanità o approfittandone per ottenere il potere.
Ho anche voluto creare una cultura aliena più pulita della nostra, tant’è che non utilizzano armi chimiche, di distruzione di massa o batteriologiche.
Sanno che è stupido rovinare il Pianeta se l’unico obiettivo è nutrirsi degli umani, hanno una morale seppur distorta.
Gli esseri umani sono quelli disposti a tutto pur di vincere.
Nell’universo Panta Rei cerco di unire la letteratura classica fantascientifica con i fumetti, nel primo ci sono riuscito e adesso ho preso spunto dall’archetipo Il Viaggio dell’Eroe, trasformandolo: in questo libro il protagonista è un giovane uomo che, anziché diventare un cavaliere senza macchia e senza paura, diventa un antieroe. Nonostante la sua forte moralità iniziale, alla fine si trova a dover fare delle scelte che, per il bene superiore, scendono a compromessi. Una cosa che Superman, per esempio, non farebbe mai.
Alla fine, lo scopo è uno soltanto: sterminare gli alieni e salvare la nostra specie.
Secondo lei, il genere fantascientifico è solo per pochi appassionati o un po’ tutti possono approcciarlo e carpirne i messaggi?
Il bello di questi racconti fantastici è che c’è sempre una doppia lettura: da una parte, si può leggere come un semplice racconto che parla di avventure, azione e storie fuori dall’ordinario; dall’altra, invece, si può leggere per il messaggio segreto che c’è sotto.
Il bello della fantascienza è questo!
Storie che ci fanno passare il tempo ma che riescono a indurre profonde riflessioni nel lettore.
Panta Rei – Si Vis Pacemdi Stefano Maria Lecchini è attualmente in pre-order su
bookabook. Seguendo i social di Bookabook e dell’autore è possibile concedersi qualche piccola anteprima del libro, come capitoli e descrizioni dei personaggi, avendo la possibilità di commentare per offrire spunti e idee o fare domande come una community.
Partecipando e acquistando il libro il lettore diventerà eroe della storia, permettendo al manoscritto di trasformarsi in un vero e proprio libro cartaceo!
Sinossi di Panta Rei – Si Vis Pacem
In futuro prossimo, la Terra viene attaccata da un impero galattico che vuole sfruttarne le risorse e trasformare l’umanità in bestiame. Per il malfunzionamento di un dispositivo alieno alcuni esseri umani vengono trasformati in ESP (Esseri con Super Poteri). Tra i mutati troviamo il protagonista del racconto, il romano Gabriele “Gabbo” Rosetta, uno studente universitario che si trova completamente spiazzato dalla sua nuova vita. Viene cooptato dal leader e fondatore della resistenza, chiamato Demonesep, un ex delinquente che recluta i potenziati con un semplice invito: “combatti per il mio esercito o ti ammazzo”.
Costretto a servire nel Top Team scoprirà un mondo a pezzi, dove troverà alleati ed amanti come traditori della specie umana. Ribattezzato Stellarossa scoprirà che in una realtà mutevole, dominata da continui combattimenti, non sono gli “eroi romantici” a vincere le guerre ma i guerrieri più astuti e spietati, quelli che non hanno problemi a sporcarsi le mani e l’anima.
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