Paola Biancalana l’ultima erede dell’arte delle terracotte che ha riscoperto i fischietti

di Sara Grassotti

Siamo in Etruria nella bassa Umbria di confine con la Tuscia, un territorio condiviso  per storia e cultura. E’ qui precisamente a  Ficulle nell’orvietano antico paese di vasai, che  ritroviamo l’arte dei di Paola Biancalana formatasi  al laboratorio Giocare con l’Arte del Museo di Faenza. A Ficulle si facevano terrecotte d’uso quotidiano, ma anche per giocare: i fischietti;di cui si dichiara l’ultima erede di questa arte, e per i fischietti ha vinto vari premi. Molti allievi si sono divertiti a creare ceramiche sonore, partecipando loro stessi a rassegne e concorsi.Tiene corsi per bambini secondo la didattica di Bruno Munari,e corsi di formazione Munariana per insegnanti.

La sua  produzione è per lo più ispirata alla ceramica popolare, anche se ricerca e sperimentazione sono per l’artista di vitale importanza.

Oltre a oggetti d’uso, (ama dire che la teiera è uno dei suoi  pezzi favoriti), e decorativi, come  formelle, comignoli, le piace lavorare su elementi architettonici modulari : è stata allieva di Nino Caruso,  poi dopo alcuni messi presso la Fornace Fedeli, ogni tanto collabora con la Fornace di Luigi Bernasconi, sempre a Castel Viscardo.

La sua originalita o peculiarità se vogliamo sono i fischietti che produce e si possono trovare  in vari musei e per i quali hA vinto vari premi, suo insegnante Carlo Luciani, eccellente vasaio ficullese.

Tante le mostre internazionali  e un laboratorio che la porterà in Cina: “Sarò tra i ceramisti della prossima brigata a lavorare a Fuping!!! Lavoreremo nei pressi dell’ Esercito di Terracotta!)

Paola Biancalana è un’artista prima di tutto libera.. libera di creare per realizzare “qualcosa” che nasce in testa o tra le mani, per la gioia del gioco creativo.

 


 

 

 

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