Perché l’ortodonzia è importante per i denti dei bambini. Risponde il dr. Salvo Cilauro

L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di curare occlusioni, disturbi di crescita dei mascellari e difetti di sviluppo della dentizione, l‘ortodonzia è fondamentale sia negli adulti sia nei bambini. L’importanza dell’ortodonzia per i bambini non deve essere sottovalutata, in quanto la correzione precoce delle problematiche ortodontiche consente di evitare l’instaurarsi di problemi più gravi che in a età adulta non possono più essere corretti se non con la chirurgia. Ne parliamo con il medico-dentista dr. Salvo Cilauro, che a Viterbo ha allestito uno studio a misura di bambini proprio per sfatare la paura del dentista, uno studio pieno di colori e di figure mitologiche.

Lei è un medico dentista che si occupa di ortodonzia in modo prevalente nel suo studio a Viterbo, la sua è una formazione aggiuntiva o complementare?

Mi occupo di ortodonzia da più di 20 anni, in particolare di ortodonzia funzionale, quella parte dell’ortodonzia che si occupa delle funzioni della bocca. Una funzione sana porterà a una buona estetica. Di solito il contrario non è scontato. Appena laureato ho frequentato a Barcellona una formazione in Riabilitazione Neuro Occlusale e da lì in poi ho sempre approfondito gli aspetti funzionali, occupandomi di postura e di correlazioni tra occlusione dentale e salute di tutto il corpo.

 

L’ortodonzia dei bambini, ci spieghi quale è il suo scopo…

Osservare e cercare di accompagnare un bambino verso una crescita della sua bocca più sana possibile, compatibilmente con le sue potenzialità. Con gentilezza, rispettando le caratteristiche costituzionali, morfologiche e psicologiche di ognuno. Osservare precocemente, perché un problema intercettato presto spesso si risolve con poco (l’esempio di una pianta che cresce male e che si corregge con poco se si interviene quando ancora è piccola calza benissimo). L’obiettivo non è solo “avere i denti dritti” ma creare le condizioni perché questi denti nello spazio della bocca e di tutto il corpo vengano in contatto tra loro nella maniera più funzionale: minimo dispendio di energia per il risultato più efficiente possibile. E i denti non servono solo a masticare e sorridere; “l’ingranaggio” dell’occlusione dentaria e l’ultimo (o il primo) anello di una catena che dai piedi arriva alla testa, o meglio alla bocca, passando per la schiena. Il contatto corretto tra i denti di sopra e quelli di sotto fa sì che tutto il circuito funzioni bene e che la testa sia ben sorretta nello spazio. Tanta roba!

Si corregge con le apparecchiature ortodontiche ?

Le apparecchiature ortodontiche possono avere più scopi, da quelli puramente meccanici di spostare denti malposti su posizioni migliori, applicando forze che per direzione e forza rendano possibili questi spostamenti, a quelli più “alti” di rieducazione delle funzioni della bocca: se modifico il modo di funzionare della bocca, per esempio modificandone la postura o agendo sul tono muscolare di lingua, labbra e guance, posso modificare il pattern di crescita della bocca stessa

 

Quale l’età idonea per un intervento nel momento più appropriato della crescita che consente un risultato migliore e un tempo di terapia ridotto?

Io inizio a osservare i bambini sin da piccolissimi, da 1 anno in su. E se riscontro problemi nella crescita o nelle funzioni  provo a intervenire prima possibile, compatibilmente con le capacità di collaborazione del bambino, di solito dai 4/5 anni in poi, con interventi di rieducazione delle funzioni o con veri e propri percorsi ortodontici con l’uso di apparecchiature che cambiano il modo di funzionare della bocca. Ci sono dei momenti della crescita che se intercettati potrebbero rendere più efficace e veloce il trattamento, a seconda del tipo di problema. Questi, in parte, sono soggettivi e dipendono dal tipo di problema e dalla risposta individuale di ognuno ma volendo semplificare potremmo distinguere tre grandi momenti:1 prima dell’eruzione dei primi molari permanenti, intorno ai 5/6 anni, quando ancora in bocca ci sono solo denti da latte, 2 prima della permuta dei molaretti da latte con i premolari, intorno ai 10/11 anni con la perdita degli ultimi denti da latte e 3 il picco di crescita puberale tra i 12 e i 14 anni, con il rapido passaggio a forme più “adulte”. Ognuno di questi 3 momenti è caratterizzato da grandi cambiamenti, in relativo poco tempo, nell’assetto della bocca e del corpo che si rifletteranno in maniera importante sulle fasi successive. Se saputi cogliere e indirizzare questi cambiamenti possono essere gestiti a favore di forme e dimensioni di bocche più equilibrate, rendendo più semplice e veloce il trattamento. Tuttavia bisogna essere consapevoli che non sempre è facile individuare esattamente questi momenti, che la risposta è comunque sempre molto individuale e che la risposta migliore è comunque quella che si ottiene attraverso un sufficientemente lungo periodo di rieducazione delle funzioni della bocca. Un intervento rapido, come la nostra epoca superconnessa e veloce vorrebbe imporre, rischia di fallire se non consente all’individuo di apprendere degli schemi  di funzionamento migliori. Questo apprendimento richiede un po’ di tempo e un po’ di pazienza.

Quali sono le abitudini viziate che possono determinare o peggiorare una mal occlusione nel bambino?

Le “abitudini viziate”, sono gesti o modi di usare la propria bocca o il proprio corpo che possono modificare in peggio la crescita. Acquisire una postura sbagliata e mantenerla per tanto tempo rischia di farci crescere “storti”, così usare male la bocca, masticando male, deglutendo male, parlando male, respirando male,  può fare crescere “storta”, troppo o troppo poco la bocca. Andrebbero intercettate e rieducate prima possibile.

Come? Con una visita preventiva?

Se nel corso di una prima visita intercetto un “problema” propongo un percorso per risolverlo che quasi sempre passa per la rieducazione delle funzioni. Di solito suggerisco un percorso   ortodontico funzionale della durata di qualche anno, necessario a modificare le funzioni tramite l’apprendimento di nuovi schemi motori e che rispetti le necessarie tappe di crescita. Ci vuole il tempo giusto…

Il digrignamento o bruxismo, e il serramento ci spieghi questo fenomeno fastidioso…

Sono gli effetti dell’attivazione di specifiche vie neurali che si traducono a volte nel fastidioso rumore notturno e nell’usura dentale o nell’affaticamento muscolo articolare a questo correlati. In un bambino sono assolutamente fisiologici e necessari. Potrebbero essere considerati come autostimolazioni necessarie per una crescita più equilibrata. A meno che non siano collegati  a disturbi del sonno e in quanto tali, se necessario vanno trattati. Diverso è per l’adulto: se eccessivi e ripetuti questi stimoli possono auto perpetuarsi e portare a gravi usure occlusali o a problemi muscolo articolari di varia entità. Vanno valutati meglio nel singolo caso.

 

L’ortodonzia correttiva nei bambini è applicabile una volta comparsi tutti i denti permanenti?

L’ortodonzia, se necessaria, va applicata il più precocemente possibile. Solo così si limitano i danni, si interviene correttamente sulla crescita, si ottiene una rieducazione funzionale più profonda e incisiva. Non bisogna aspettare di aver cambiato tutti i denti permanenti. Così facendo si perderebbero anni preziosi. Ricordo che l’obiettivo di avere i denti dritti si consegue ed è il riflesso di funzioni sane e crescita di tutta la bocca equilibrata. Non si aspetta che la crescita avvenga, male, per poi cercare di tornare indietro correggendola. Si lavora mentre si cresce, senza aspettare.

 

Per una prevenzione quale consiglio darebbe ai genitori, quando la prima visita di controllo sul bambino?

La prima visita va effettuata dopo il primo anno di vita, non aspettando che il bambino cresca troppo o che metta tutti i primi dentini. Si tratta di controlli che ci permettono di intercettare subito eventuali problemi di crescita o di salute dentale. Non è raro vedere bambini di 3 anni già con tante carie o con disturbi occlusali che a quest’età potrebbero essere corretti con poco. E’ fondamentale la consapevolezza e la formazione dei genitori. Importante già da questi momenti instaurare delle buone abitudini alimentari e di igiene orale che ci consentiranno di avere delle bocche sane da adulti.

Ecco, l’abitudine alimentare. Cosa si deve escludere per una sana dentatura?

L’abitudine di mangiare cibi mollicci, raffinati, e in generale il poco movimento non consente alle bocche dei bambini di crescere adeguatamente e predispone alle malocclusioni. L’uso eccessivo di zuccheri e cibi acidi predispone all’insorgenza di carie e, da adulti, a patologie sistemiche severe, dall’ipertensione al diabete, alla sindrome metabolica e via dicendo. Buone abitudini alimentari da piccoli creeranno adulti sani, e non solo in bocca! (S.G.)

Dott. Salvo Cilauro

via Palmanova 5, Viterbo

c.so Matteotti 4, Canino

 

Contatti: tel. 0761 345381 -347 1876305

studio@salvocilauro.it

www.salvocilauro.it

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