Sessantasei milioni e cinquanta interventi per cambiare il volto e il tessuto di Viterbo. Il Pnrr della città è condensato in questi due numeri che racchiudono un’autentica sfida per tutti: imprenditori, lavoratori, sindacati, politici. E per la sindaca, Chiara Frontini, che si gioca evidentemente la carta più importante del proprio mandato: se non vince la partita non è scontato che ne possa disputare un’altra. Come è praticamente certo che la città non avrà più, per molto tempo, la possibilità di avere tante risorse a disposizione. Insomma, un’opportunità, ma anche un rischio. “Non è troppo difficile ottenere i fondi – puntualizza il primo cittadino – ma arrivare alla fine dei lavori e chiudere i cantieri. L’operazione deve essere motivo di orgoglio per i nostri imprenditori e per dimostrare fuori che Viterbo esiste”. La presentazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza avviene, ovviamente, a palazzo dei Priori, Sala Regia. Ad illustrarlo gli assessori Emanuele Aronne (Qualità degli Spazi Urbani) e Stefano Floris (Lavori Pubblici). Sold out in presenza dell’intera giunta o quasi, sindacalisti, rappresentanti dell’imprenditoria locale, artigiani, commercianti, i quali sono, dovrebbero, essere i protagonisti del new deal viterbese. L’elenco degli interventi, da quelli pronti a partire a quelli in progetto, è lunghissimo: nel capoluogo se ne contano 31 per un ammontare di oltre 47 milioni; altri 14 per il piano “Da vetus urbs a modern city”; più di 2 e mezzo per Bagnaia; più di 1 per la prevenzione incendi nelle scuole; quasi 500 mila euro per un programma sperimentale per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Il finanziamento totale arriva a 66.323.446 euro con un incremento di 6.338.416 rispetto allo stanziamento iniziale. In pratica, palazzo dei Priori, in questo periodo è riuscito ad arricchire il proprio portafogli di quasi il dieci per cento. Andando ad analizzare i numeri, si scopre che oltre la metà delle risorse a disposizione, cioè ben oltre 36 milioni, saranno impiegate nelle periferie; che quasi 30 milioni saranno spesi complessivamente per i lavori pubblici e quasi 500.000 euro per l’ambiente. Se si legge il documento per aree tematiche, emerge che la fetta maggiore degli investimenti è mirata alla mobilità sostenibile (15.750.825 euro), poi agli interventi per l’edilizia scolastica (13.722.294), per il centro storico (12.311.006), per l’impiantistica sportiva (7.309.991), per il verde (2.939.393). Nella tabella Pnrr la spesa maggiore (4.632.992 euro) viene impiegata per la costruzione del parcheggio nei pressi di via Rosselli e per la ristrutturazione ad uso uffici dell’ex tribunale (4.144.057). Oltre un milione per una pista ciclabile di 14 chilometri, più di due per la passeggiata ecologica attorno alle mura, due e mezzo per la piscina comunale e il palazzetto. “La grande sfida – ripete la sindaca – è la messa a terra di tutti questi cantieri. Ma c’è un timore: che alla fine, siano più i fondi a disposizione che le imprese a partecipare al progetto”.
Pnrr. Sessantasei milioni di euro e cinquanta interventi per cambiare il volto e il tessuto di Viterbo
di Luciano Costantini