Pranzo del Benvenuto al Buratti: accoglienza, allegria e solidarietà

Rossella Cravero

«Fa impressione pensare che cinque anni fa c’eravamo noi a quei tavoli. Ma in questo momento è l’idea che sia il nostro ultimo anno in questa scuola a scombussolarci di più. E’ una bella occasione, un momento per stare in allegria, al di là dell’impegno scolastico». Dall’alto del quinto liceo, una delle studentesse in camicia bianca, come tutti i suoi compagni, mentre serve a tavola le matricole del primo anno, si lascia andare a un commento quasi nostalgico.

Una palestra impeccabilmente addobbata con tavoli tondi, tovaglie bianche e palloncini colorati, ha fatto da cornice alla decima edizione del pranzo del Benvenuto del liceo Mariano Buratti per le nuove undici prime di questo anno scolastico. A fare gli onori di casa il dirigente scolastico Clara Vittori, il professor Chiossi (storica colonna delle manifestazioni del Buratti, anche se ormai in pensione), il sindaco Giovanni Arena e il presidente della Provincia Pietro Nocchi. Ex alunni nel ruolo di dj e Mammo Rappo lanciati nel trascinare i ragazzi con battute di mano e rime viterbesi hanno dato quel tocco in più per far riuscire la festa.

«Un’occasione per dare il benvenuto al di fuori delle rigide regole enunciate i primi giorni di scuola», ha commentato la preside Vittori, sottolineando come l’evento oltre alla socializzazione, abbia anche una funzione di solidarietà con una raccolta fondi devoluta quest’anno all’associazione La Luna nuova onlus.

Una lunga tavolata ha accolto professori, personale non docente, estimatori delle iniziative della scuola, con il sottofondo dei cori dei ragazzi che riempivano di allegria la palestra. E se è vero che la convivialità diventa un collante per tutti coloro che quotidianamente nella scuola investono le proprie energie, il “vulcano Vittori” non si è concessa una tregua nemmeno nella pausa del pranzo che è diventata occasione per gettare le basi di una possibile futura ristrutturazione della ex Pinzi, approfittando della presenza del sindaco e del presidente della Provincia. E quando la palestra si svuota, e tavoli e sedie riprendono la  via di un nuovo catering, è l’ufficio della presidenza a tornare laborioso per il Bando per i poli delle biblioteche scolastiche, mentre il sogno di un bar da realizzare sulla terrazza che sovrasta la scuola, accompagna una cascata di progetti cementati da professionalità ed entusiasmo.

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