PRC-SE. “Solidarietà all’ANPI di Viterbo”

Riceviamo e pubblichiamo.
Con strano senso dell’opportunità, vista la data (il 10 febbraio, “giorno del ricordo”), un organo di stampa locale se ne esce con un titolone in cui bolla lo storico Eric Gobetti (invitato dall’ANPI di Viterbo per una serie di incontri nel mese di marzo) come “negazionista”. Sembra a dire il vero che chi ha firmato quell’articolo non abbia neanche sfogliato i tanti lavori dell’autorevole studioso: si sarebbe accorto che la sua rigorosa ricostruzione storica colloca la vicenda delle foibe nel loro reale e più ampio contesto, facendo quindi il punto anche su quanto era accaduto prima: l’occupazione italiana dei balcani, la “pulizia etnica” e la sistematica violenza razzista e antislava da parte dei fascisti. Questo sì che significa “ricordare”: non basta commemorare gli esuli italiani e le ritorsioni indiscriminate sui civili innocenti non basta, se insieme non si considera la guerra di aggressione fascista in cui quegli episodi si inquadrano. Celebrare i morti di una guerra che sembra quasi piovuta dal cielo, questo è negazionismo. E allora consigliamo a quell’articolista di leggerselo, il libro di Gobetti: proprio per combattere il negazionismo.

Solidarietà all’ANPI di Viterbo.

Partito della Rifondazione Comunista (Sinistra Europea)
Federazione Provinciale di Viterbo

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