Presentato il “Festival del Teatro Amatoriale – Premio Città di Viterbo”

di Donatella Agotini

Ritorna a Viterbo, dal 14 ottobre al 2 dicembre 2018, l’atteso “Festival del Teatro Amatoriale – Premio Città di Viterbo”, giunto alla ventitreesima edizione. L’evento, la cui realizzazione è rimasta in forse fino ad una settimana fa, è stato presentato a Palazzo dei Priori da Bruno Mencarelli, presidente provinciale della Federazione Italiana Teatro Amatoriale. «Devo ringraziare l’amministrazione comunale, nella persona del sindaco Giovanni Arena che conosco fin da ragazzo, che ha collaborato affinché potesse realizzarsi questa nuova edizione del Premio. Dati i tempi ristretti, non abbiamo potuto far intervenire compagnie teatrali fuori del Lazio, ma abbiamo predisposto un cartellone di tutto rispetto». La manifestazione ha visto in quasi cinque lustri di vita, numerose compagnie nazionali ed internazionali calcare i palcoscenici viterbesi, e gravitare intorno personaggi del calibro di Nino Manfredi, Oreste Lionello, Franco Nero, Giuliana De Sio e Dario Argento, sempre con grande riscontro di pubblico. Rappresentazioni di qualità, attori di talento, che anche quest’anno verranno riproposti sull’unico palcoscenico dell’Auditorium dell’Università della Tuscia, in Santa Maria in Gradi, a riprova del forte legame che unisce l’Ateneo con i rappresentanti del teatro amatoriale.
Ma andiamo a dare un’occhiata al cartellone delle rappresentazioni in gara:
Domenica 14 ottobre 2018: “Matrimonio…Gioie e dolori”, commedia tratta liberamente dalla pièce “Le sorprese del divorzio”, scritta nel 1888 da Alexander Bisson e Anthony Mars, riletta in senso moderno. Verrà messa in scena dalla Compagnia Teatro Popolare di Tarquinia, con la regia di Vittorio Sensi. Cosa potrà succedere dentro una famiglia quando gli equilibri sono sconvolti da un suocero dinamico ed esuberante, costretto suo malgrado a convivere con donne piacenti?
Domenica 21 ottobre 2018: “Sugo finto”, commedia di Gianni Clementi, rappresentata dalla compagnia “La Bottega dei Reb-Ardò” di Roma. Anche se amara a tratti, riuscirà a commuoverci raccontando la storia di due sorelle e dell’equilibrio che verrà messo alla prova da eventi inaspettati. Regia di Enzo Ardone.
Domenica 28 ottobre 2018: “La spallata”, commedia di Gianni Clementi, che verrà portata in scena dall’Associazione Culturale Il Teatro di Roma. Una commedia intensa, ricca di umanità, affascinante e straordinaria come la realtà sa essere, con personaggi reali e credibili che si muovono in un’alternanza di situazioni esilaranti e momenti drammatici. Regia di Salvatore Margiotta.
Domenica 11 novembre 2018: “Il nome del figlio”, commedia di Alexandre de la Patellière e di Mathieu de la Porte, da cui la regista Francesca Archibugi ha tratto nel 2015 un film di successo. La vedremo rappresentata da “Il Piccolo Teatro di Terracina”, per la regia di Roberto Percoco. Sta per nascere un bambino e il padre è sicuro che sarà un maschietto. Lo sconcerto nascerà quando lo stesso padre comunicherà ai parenti il nome che ha deciso di mettere al figlio. Un nome evidentemente imbarazzante, che evoca memorie e ricordi finora tenuti nascosti. Vedremo come andrà a finire.
Domenica 18 novembre 2018: “Dante all’inferno!”, commedia scritta e diretta da Giovanni Proietti, che verrà messa in scena da “I Commediari” di Bomarzo. Una rilettura comica della classica opera di Alighieri. Situazioni paradossali e grottesche che faranno divertire gli spettatori, in una scorribanda dissacrante tra gironi infernali, che terminerà “a riveder le stelle”.
Domenica 25 novembre 2018: “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, che verrà rappresentata dalla Compagnia Teatrale FAVL di Viterbo, per la regia di Pina Luongo. Notte di malie, di inganni, di coppie ritrovate e perdute, di amori delusi e di comici errori, di impulsi incontrollabili che prendono il sopravvento sulla ragione. L’amore riuscirà a sciogliere nodi e intrighi.
Domenica 6 dicembre, ore 11, presso la Sala Regia di Palazzo dei Priori, si svolgerà la premiazione, in occasione della quale verrà rappresentata una piccola performance teatrale, «una chicca per tutti coloro che ci hanno accompagnato in questo cammino», ha aggiunto Mencarelli.
Il costo del biglietto sarà 10 euro per l’intero, 8 euro per il ridotto e 6 euro per i soci Fita.
«Il teatro amatoriale non si discosta per qualità da quello cosiddetto professionale, anzi, aggiunge entusiasmo e partecipazione che talvolta difettano alle performances dei professionisti», ha sottolineato il sindaco Arena. Per la seconda volta il Premio Città di Viterbo sarà in memoria di Francesco Mencaroni, lo scomparso attore e maestro di mimo già membro della giuria. «L’obiettivo di mio padre era quello di promuovere la cultura nella città di Viterbo; essendo arrivati alla ventitreesima edizione, credo che questa cultura si stia finalmente consolidando», ha proseguito Francesca, la figlia di Francesco Mencaroni intervenuta alla presentazione. «Questo premio è un modo per dare continuità al suo ricordo. La cosa bella del teatro amatoriale è che spesso c’è più libera espressione della personalità e delle emozioni di ognuno. Si vede la complicità tra i membri delle compagnie, si vedono uscire fuori le emozioni meno filtrate dalla tecnica. Il premio Memorial Mencaroni è da interpretare soprattutto in questo senso: viene assegnato a chi ha dimostrato maggiormente questa capacità di trasmettere emozioni, che era un po’ la caratteristica di mio padre». Alla presentazione è intervenuto anche Andrea Serafini, presidente regionale FITA. «Sono felice che il concorso vada avanti, nonostante le difficoltà incontrate, anche grazie all’entusiasmo e al coraggio di Bruno. Il teatro amatoriale è uno dei motori della cultura, perché riesce a portare le attività teatrali nei piccoli centri dove non arrivano spettacoli di professionisti, per poco o niente denaro. Quasi tutto il teatro del Lazio dipende dal teatro amatoriale, che si svolge in teatri piccoli, a volte sconosciuti, gestiti dalle compagnie dilettantistiche». Fino all’anno scorso il Festival viterbese era l’unico festival nazionale di teatro amatoriale promosso dalla FITA. Da quest’anno esiste il Gran Premio Teatro Amatoriale, che si svolgerà ogni anno in una regione diversa. «Quello a cui noi stiamo lavorando è che il Festival di Viterbo torni ad essere riconosciuto come unico Festival nazionale, e che già dall’anno prossimo tutte le sedici compagnie italiane selezionate possano tornare ad esibirsi a Viterbo», ha concluso Andrea Serafini. «Per fare questo abbiamo bisogno dell’appoggio dell’intera città, del pubblico e delle istituzioni».

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