Presentato il restauro nella cappella Mazzatosta in Santa Maria della Verità a Viterbo

Settanta giorni per riportare allo splendore di un tempo un gioiello di Viterbo che, prima le bombe dell’ultimo conflitto mondiale e successivamente una superficiale manutenzione, avevano collocato nel forziere del patrimonio nascosto della città. La cappella Mazzatosta nella chiesa di Santa Maria della Verità in poco più di due mesi dall’inizio dei lavori di restauro ha riguadagnato la sua antica bellezza. Avvenimento festeggiato dall’ormai abituale concerto dell’Immacolata che nella circostanza ha presentato due capolavori della musica barocca, il Salve Regina di Alessandro Scarlatti e lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi. Tre, in sostanza, gli interventi di restauro eseguiti all’interno della Cappella per mano di Roberto Della Porta in strettissima collaborazione con la Soprintendenza: il ripristino del pavimento in mattonelle maiolicate risalente al 1476; il consolidamento e la ripulitura del rilievo marmoreo posto sopra l’altare e raffigurante la Madonna datato intorno al 1460; la sistemazione dell’altare stesso realizzato verso la fine del ‘600. In particolare, le piastrelle del pavimento furono preparate dal ceramista viterbese Paolo Di Nicola e alcune di esse sono conservate al Victoria and Aberto Museum di Londra. La Madonna col Bambino marmorea sulla parete di fondo, dove si appoggia l’altare, è attribuita alla bottega di Isaia da Pisa. La serie di interventi è stata spiegata da Luisa Caporossi della Sovrintendenza con dovizia di particolari: “Durante il lavoro all’altare – ha spiegato – abbiamo avuto sorprese gradevoli e altre meno. Dalla riscoperta di colori autentici e rifiniture dorate e ricoperte e che abbiano riportato alla luce”. “E’ stata una operazione molto impegnativa – ha precisato il restauratore Della Porta – e proprio per questo siamo ancora più felici”. Comunque un gioiello torna a brillare grazie ad all’impegno congiunto tra Diocesi di Viterbo, Fec (Fondo Edifici di Culto) e Fondazione Carivit che i lavori ha finanziato e che nella Chiesa della Verità era rappresentata dal presidente Marco Lazzari. Ringraziamenti dal vescovo, Lino Fumagalli, insieme al richiamo: “Dobbiamo amare la nostra citta di Viterbo e dobbiamo conservarla come preziosa eredità per le future generazioni”. “Un restauro esemplare – lo ha definito l’assessore al Comune, Laura Allegrini – va ad arricchire il nostro patrimonio che tra due settimane vedrà anche l’apertura della nuova sede museale”. (L. C.)

 

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