Quando i Magazzini Generali traslocano in viale Trieste a Viterbo

di Luciano Costantini

Magazzini Generali di Viterbo

Viale Trieste, meglio conosciuta come la strada tra Viterbo e La Quercia. C’è – anzi c’era – una grande palazzina costruita nel 1930 dalla famiglia Blasi e cinque anni dopo adibita a centro di commercializzazione di frutta secca, castagne, nocciole e mandorle. Agli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso diventa la sede dei Magazzini Generali di frutta e verdura di Viterbo. Un complesso di cui la città ha assoluto bisogno e che va a sostituire il vecchio, ormai inadeguato e turisticamente inaccettabile, locale di piazza San Carluccio a San Pellegrino. Per quasi un trentennio il fondaco di viale Trieste è il centro principale di approvvigionamento ortofrutticolo di Viterbo e provincia, in seguito avvenne il trasferimento dei punti vendita in una nuova sede sulla Via Teverina, zona Viterbo Nord. La sua apertura, narrata su Il Messaggero del 16 febbraio ’62, sigla G.F.F. (Gianfranco Faperdue), è salutata come un grande traguardo nell’ammodernamento della città. Oggi i Mercati di viale Trieste non esistono più. O meglio, sono stati trasformati in un moderno complesso residenziale-commerciale. 

L’articolo originale di Gianfranco Faperdue
In esecuzione di una delibera del Consiglio Comunale, presa in una delle sue ultime riunioni, il mercato all’ingrosso di frutta e verdura fino all’altro ieri dislocato in piazza San Carluccio, è stato trasferito in viale Trieste nei locali dei “Magazzini Generali”. Del provvedimento i primi a rallegrarsene sono stati proprio i commercianti che possono ora usufruire di ampi locali e di un vastissimo piazzale ove possono liberamente parcheggiare e compiere qualsiasi manovra con i più grossi automezzi. Più volte dalle pagine di questo giornale era stato auspicato un intervento degli organi comunali per il trasferimento del mercato, e ciò per diverse e valide ragioni: innanzi tutto essendo la piazza di San Carluccio in prossimità del quartiere medievale di S. Pellegrino, zona molto frequentata da turisti italiani e stranieri, questi ricevevano una brutta impressione per il poco decoroso spettacolo che si trovavano davanti agli occhi. Inoltre veniva turbata anche la quiete pubblica in quanto gli operatori commerciali iniziavano il loro lavoro nelle primissime ore del mattino ed il sonno di decine di famiglie della zona veniva così anzitempo bruscamente interrotto. Con la nuova soluzione ambedue i gravi inconvenienti sono stati eliminati. Per adeguare la zona alle esigenze del nuovo mercato sono stati fatti eseguire a spese del Comune diversi lavori come l’adattamento dei locali interni e l’asfaltatura del vasto piazzale esterno, che ha una superficie di circa quattromila metri quadrati. Esso è stato suddiviso in cinque settori quante sono le ditte che esercitano il commercio nel capoluogo, vale a dire i signori Piacentini, Risi, Belli, Fonti e Goretti. L’ampiezza dello spazio riservato alle ditte è proporzionata alla mole di lavoro svolta da ognuna di esse. Lo stesso criterio proporzionale è stato seguito per l’assegnazione dei locali da adibire a magazzini. Questi sono dieci, per un totale complessivo di circa mille metri quadrati. Sin dal primo giorno le operazioni sono state eseguite con il massimo ordine e la massima celerità; ormai gli autotreni che spesso ostruivano il traffico nelle viuzze del quartiere S. Pellegrino possono eseguire celermente qualsiasi manovra potendo disporre anche di un senso rotatorio intorno al fabbricato. Anche per il traffico sono state adottate delle particolari misure: un cancello è stato adibito all’ingresso dei veicoli ed un altro all’uscita. Gli eventuali automezzi di privati possono usufruire di un vasto parcheggio all’interno del mercato. Ieri mattina ci siamo recati sul posto per raccogliere le dirette impressioni dalla viva voce degli interessati ed il sig. Risi, titolare di una delle cinque ditte che fruiscono del mercato, ci ha cortesemente dichiarato: “Finalmente abbiamo qualcosa di decente e di decoroso. I magazzini di piazza S. Carluccio erano ormai da tempo fatiscenti e troppo piccoli per le moderne esigenze. Anche il traffico dei veicoli si rendeva ogni giorno più difficile, ora invece tutto fila magnificamente”. Con il trasferimento dei mercati all’ingrosso della frutta e della verdura è iniziata l’esecuzione delle tre delibere consiliari in materia di mercato. Sabato prossimo verrà trasferito il mercato settimanale dell’abbigliamento da via Cavour e piazza Fontana Grande a piazza G. Verdi e via S. Rosa, successivamente, non appena saranno pronti i banchi di vendita in ferro verranno istituiti i mercatini settimanali in piazza S. Faustino e piazza V. Veneto (G.F.F.).Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

 

Luciano Costantini

*Luciano Costantini, giornalista professionista, ha lavorato in qualità di vice capo servizio presso la redazione centrale de Il Messaggero, occupandosi di sindacato ed economia. Rientrato a Viterbo, firma in qualità di direttore editoriale la testata TusciaUp. La sua grande passione per la storia è raccolta in tre libri: Il giorno che accecai il Duce, Fuori le donne dal palazzo dei Priori, l’ultimo pubblicato“O Dio con Noi o tutti in cenere”, tutti editi da Sette Città.  Echi di cronaca del secondo dopoguerra è la rubrica periodica su questa testata, in cui racconta aneddoti e fatti di quel periodo storico riportati proprio dal quotidiano romano in cui ha vissuto il suo cammino professionale.

Documentazione tratta dalla ricerca d’archivio presso la Biblioteca di Viterbo.

 

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