Quartieri dell’Arte chiude una edizione avvincente e svela la XXVIII del 2024

GianMariaCervo_QDA
Non solo un bilancio di ciò che si è concluso, pur trattandosi di una edizione avvincente, ma anche una anticipazione dei temi della XXVIII edizione che si svolgerà a partire dal 6 settembre 2024.
Lunedì 30 ottobre mattina, nella sala consiliare di Palazzo dei Priori, a trarre il bilancio  della XXVII edizione del Festival Quartieri dell’Arte appena conclusa sono intervenuti la sindaca Chiara Frontini e l’assessore alla cultura e all’educazione Alfonso Antoniozzi, insieme al direttore artistico del festival Gian Maria Cervo (nella foto cover), presenti anche alcuni artisti in resilienza nella Tuscia insieme a coloro che sostengono il festival.
Si è sottolineato il conferimento del Premio Nobel per la letteratura al drammaturgo, scrittore e poeta norvegese Jon Fosse, artisticamente vicino al Festival Quartieri dell’Arte e frequentatore della città di Viterbo.
Il teatro drammaturgico rappresentato da Cervo non è quello dei trascinatori di folle, il drammaturgo è colui che scrive testi per il teatro, e la sua produzione letteraria e poetica teatrale compongono la letteratura teatrale.
L’edizione 2023 si chiude con una affluenza di circa 5mila visitatori. C’è da dare atto a Gian Maria Cervo di essere colui che si immedesima stanislavskijanamente, prima degli interpreti, nei personaggi, anche in quelli più lontani dalla sua sensibilità etica. Così si può meglio comprendere  le sue prime di valenza mondiale.
La XXVII edizione di Quartieri dell’Arte – il Festival Internazionale di Teatro dedicato alla drammaturgia e alla scrittura polifonica ha messo in connessione la cultura magica del Rinascimento, così viva nella memoria della Tuscia, con il misto di carnalità e spiritualità delle culture asiatiche, passate e contemporanee. Tra i drammaturghi italiani presenti nel programma: Fabio Marson, Riccardo Tabilio e Gianluca Iumiento. Tra i gruppi sperimentali che affrontano progetti legati a un teatro text-based, La Fura dels Baus, Muta Imago e la Compagnia del Sole. Highlight del festival è lo spettacolo immersivo in forma di rito “A Conversation (On an Interpretation of Sculpture)”, realizzato da Gian Maria Cervo, direttore del festival, in dialogo con il maestro del cinema asiatico Apichatpong Weerasethakul. Come non mettere a fuoco lo spettacolo portato in scena il 7 settembre sul palco del Teatro dell’Unione di Viterbo, con la prima  che affronta il tema del rapporto tra Islam e Occidente. Una teatralizzazione che ci conduce direttamente all’oggi. E che dire della collaborazione tra Quartieri dell’Arte e la Fura dels Baus, con la presentazione a Viterbo lo scorso 14 ottobre (Backstage Academy) dello spettacolo “Le quattro morti di Pier Paolo Pasolini” di Gian Maria Cervo diretto da Pep Gatell – regista e fondatore della Fura – ispirato ai dipinti di Nicola Verlato, pittore italiano neocaravaggesco.
Il consuntivo di una stagione che si è chiusa con un bilancio positivo, lo dicono i numeri: un programma, articolato in 21 titoli di cui 5 prime mondiali, per un totale di 70 rappresentazioni. Quella di Gian Maria Cervo sicuramente  è un pò più di una direzione artistica. www.quartieridellarte.it
Quartieri dell'Arte collage
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