Riaperto Palazzo delle Logge a Bagnaia un magnifico scrigno d’arte

Luciano Pasquini

Chissà quanti abitazioni private in Italia, poste all’interno di edifici storici, custodiscono opere d’arte importanti. Comunemente sono noti alle varie Soprintendenze dei beni storici ed artistici, a restauratori e studiosi, ma una volta trasformate in abitazioni private sono interdette ai visitatori, ad un cultore di qualità che sa apprezzare questi luoghi unici ed è disposto a tutto pur di poterli ammirare. A volte bastano impegno e abnegazione per ciò che si custodisce per poter rendere beneficio di tutti un patrimonio che altrimenti rimarrebbe ad uso esclusivo . E’ il caso , del palazzo delle Logge a Bagnaia anticamente chiamato “Palatium logiarum” perché di logge ne aveva due: la grande aperta ad ovest verso Viterbo con quattro colonne toscane in peperino e l’altra a due colonne, ora chiusa per ricavare altri ambienti, aperta verso la piazza interna del Borgo. Il palazzo è il risultato di una serie di ampliamenti iniziato con il card. Riario, proseguito con il card. Ridolfi, dai Del Monte, dal card. Gambara e dal card. Montalto. Le logge aperte al tempo del card. Ridolfi con un grande soffitto arricchito di scene, di stucchi e di innumerevoli grottesche. Sulla parete di fondo della grande si stagliano dipinte sei colonne toscane e negli spazi liberi si trovano posto cinque vedute di città. E’ una moda decorativa che a Bagnaia prende piede con un ritardo di oltre trenta anni. Il miracolo se cosi possiamo chiamarlo è stato reso possibile dalla disponibilità del privato e dall’Associazione Amici di Bagnaia con l’ausilio di una guida di grande preparazione come Marco Zanardi di “Visitare la Tuscia”, appassionato cultore della storia della Tuscia, tanto da decidervi di rimanerci. La visita di sabato 16 dicembre si è ripetuta a grande richiesta dopo il sorprendente successo riscosso per l’apertura straordinaria lo scorso anno, ha compreso anche la visita la Chiesa di Santa Maria del Rosario, la Chiesa della Madonna della Porta e il Palazzo Gallo che i recenti lavori di restauro ad opera dell’Università della Tuscia con il corso di Beni Culturali che ha lavorato su ben tre cantieri didattici rimettendo in luce i pregevoli dipinti. Per chi ha avuto la possibilità di effettuare la visita ne ha acquisito un piccolo tesoro che ha messo in luce opere d’arte che accrescono il già il ricco patrimonio culturale di Bagnaia. Iniziative queste che dovrebbero avere un calendario di visite al pubblico predisposte nell’arco dell’anno.

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