San Pellegrino in Fiore, il marchio ceduto al Comune di Viterbo che ne custodirà la tradizione e la valenza

Questo sabato  mattina nella sala  d’Ercole di Palazzo dei Priori assieme alla sindaca  Frontini, c’erano  gli assessori Silvio Franco ed Emanuele Aronne, il consigliere comunale Giancarlo Martinengo e gli ex proprietari del marchio San Pellegrino in fiore,  Armando Male’, Fabio Fontana e Aldo Cannone. Soprattutto i primi due hanno accompagnato dal loro quartiere generale di piazza san Pellegrino all’interno de La Zaffera un evento che ha conosciuto momenti di grande celebrità, osiamo dire di grandezza. Ultima data dell’evento  San Pellegrino in Fiore Viterbo : dal 27 Aprile fino al 1° Maggio 2019.

Il  gesto di riconsegnare il marchio originale alla amministrazione comunaleda parte della proprietà  sarà una responsabilità anche per la stessa amministrazione che ne dovrà curare il rilancio ed il ritorno dopo 3 anni di pausa.

Un velo di emozione scorgiamo sul pianoscaranese verace Armando Malè. Ma sicuramente il 2024 segnerà l’anno del rilancio dell’evento, ritornando  un palcoscenico naturale, la cui intuizione 33 anni fa  è stata quella di  unire il fascino del quartiere medioevale al profumo e ai colori dei fiori con il peperino parte essenziale di una scenografia unica per vocazione naturale. “Ci siamo incontrati e abbiamo condiviso una volontà comune. E fin dal primo incontro c’è stata massima disponibilità a collaborare”. Lo ha ribadito l’assessore Franco.

Soddisfatti i due proprietari del marchio : “ Un gran finale, quello che ci auspicavamo – ha sottolineato Armando Male’,  il Comune come gestore di tutela della rassegna si rivela il migliore. Noi l’abbiamo cresciuta per oltre tre decenni , un percorso lungo, in cui il Comune  di Viterbo non si è mai tirato indietro ed ha sempre sostenuto San Pellegrino in Fiore.

Da oggi si lavora per portare ad un alto livello la manifestazione , tanto da poter essere annoverata tra le più importanti non solo a livello regionale ma nazionale.Viene mantenuta la data di programmazione nel ponte del 1 maggio. L’anno 2024.

Lasciamo alle parole della sindaca Fontini la pemessa per il futuro della manifestazione: “Un testimone che dopo oltre 30 anni diventa proprietà della città, che ne custodirà la tradizione e la valenza“.

il chiostro di Casamari

 

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