Ecco quasi tutto l’alfabeto dei protagonisti della Festa di Santa Rosa a Viterbo, edizione 2018.
Arena Giovanni Maria sindaco,al suo primo mandato, impeccabile come la fascia tricolore, emozionato si è concesso a tutti con garbo ma con un seguito sempre troppo affollato, lo vogliamo a tu per tu con i cittadini nella Viterbo che rappresenta.
Ascenzi Raffaele
Perfetto e appropriato nel ruolo di ideatore con il cuore di facchino ( 30 anni di Sodalizio) in questa edizione colma di sofferenza per un grave lutto famigliare, non ha mai disatteso forma e contenuto.
Basilica del Santuario, c’è da dare il merito alle suore francescane alcantarine di averla aperta,avvicinando la santa ai viterbesi in ogni momento del giorno.
Cene in piazza San Lorenzo, 6500 presenze e 60 mila euro d’incasso, in parte devoluti in beneficenza.
Dedica speciale del Trasporto 2018 : ai 650 morti nel primo conflitto mondiale. “Esattamente cento anni fa” – ha ricordato Massimo Mecarini presidente del Sodalizio . Stefano Nazzaro, con alcune letture, ha rievocato spaccati del conflitto.
Evviva santa Rosa -è la frase che unisce tutto il popolo della Macchina e la piazza risponde. Non solo una incitazione ma un momento di forte unione. L’ “Evviva Santa Rosa” si rinnova nel punto dove nel 1967 il Volo d’Angeli si fermò. E’ pure un grido che racchiude tutto il nostro amore e la nostra gioia per la nostra santa, per la nostra festa.
Fiorillo Vincenzo: costruttore di Gloria , nel rituale della partenza della Macchina è lui che pronunciando la frase “Gloria è in perfette condizioni”, la passa al primo cittadino di Viterbo.
Fapperdue Giovanni, sollecita l’iscrizione della nostra protettrice nel Catalogo dei Santi e la “positio” canonica della nostra Santa, da presentare alla Congregazione dei Santi, per “mettere a posto le carte”. Ci pare giunta l’ora che santa Rosa sia riconosciuta come santa a tutti gli effetti dalla Chiesa
Gloria è il quarto trasporto di una Macchina che ha riconsegnato fascino ed emozione creando quel “fil rouge” tra passato e presente che desideriamo rivedere nel 2019.
Mini Macchine: sono tre sotto l’emblema di tre quartieri della città:, Pilastro, Santa Barbara,Centro storico, hanno riconfermato anche in questa edizione la loro capacità di emozionare. Le tre mini macchine aspirano a concorrere riconoscimento Unesco di cui beneficia la grande Macchina di santa Rosa.
Ospiti: a Palazzo dei Priori c’era anche il principe Stanislas Klossowski de Rola, barone di Watteville, figlio primogenito del pittore Balthus. Dal famoso padre ha ereditato il castello di Montecalvello e l’amore per la Tuscia dove si ferma circa sei mesi l’anno.”Santa Rosa è un evento di grande fascino” ha dichiarato.
Pallotta Cristina è tornata con tutta la sua carica a macinare comunicati rispondendo quotidianamente all’esigenza della comunicazione tra Comune e cittadini.Bentornata.
Piazze, libere senza tribune, si sono rivelate ingovernabili,sono finite
in mano a persone incivili che se ne sono appropriate per l’ntera giornata del Trasporto, una vera occupazione di suolo pubblico. Sicuramente il prossimo anno sarà un argomento da rivedere.
Quaranta sono gli anni che ricorrono quest’anno dalla fondazione del Sodalizio, il cui primo presidente è stato Nello Celestini.Auguri.
Rosa la santa giovinetta patrona per acclamazione merita il riconoscimento di santità.
Salvini Matteo vice premier, è stato l’ospite più popolare del 3 settembre 2018, in realtà era la terza volta che vedeva la Macchina ma “Questa è la volta più bella, perché sono al governo” ha dichiarato dispensando saluti e selfie a tutti.
“Sollevate e fermi” è l’incitazione di Sandro Rossi capo facchino alla partenza a san Sisto dopo la benedizione del vescovo Lino Fumagalli.
Traffico, sarà stato che quest’anno il Trasporto cadeva di lunedì e non si è abbondato con le affluenze dei visitatori, ma il traffico veicolare in entrata ed uscita dalla città si è rivelato scorrevole ed il sistema parcheggi ha funzionato nel giusto
Unesco, la Macchina di santa Rosa ha il riconoscimento come patrimonio immateriale dell’umanità ed è parte della rete delle Grandi Macchine a Spalla di cui in rappresentanza è arrivato il sindaco di Sassari Nicola Sanna e il consigliere delegato al comune di Palmi Giuseppe Magazù.
Valentino Rodolfo,la sua fiaccola recluta sempre più messaggeri e la solidarietà tocca le anse più insidiose della sofferenza. Il sostegno alla associazione Campo Marte mira a riportare a casa i bambini viterbesi autistici al momento ospiti di una struttura ad Arezzo.
Valigia dei ricordi di Nello Celestini, glorioso capofacchino. E’ stato l’elemento toccante delle Cene dei Facchini, vi sono stati ritrovati ricordi e momenti di vita che toccano Viterbo , la santa e la Macchina che Nello voleva fossero incancellabili e per questo ce l’ha fatta ritrovare.
Foto di Luciano Pasquini