La macchina di Santa Rosa all’EXPO continua a far discutere. Da Giuseppa Misuraca riceviamo e pubblichiamo.
Ho visitato recentemente insieme agli Allievi dell’ITT L.Da Vinci” di Viterbo, dopo la disputa a Desenzano del Garda dei Campionati Italiani Studenteschi, l’EXPO di Milano. Ho potuto verificare di persona la concretezza di alcune polemiche apparse di recente sui quotidiani e portali viterbesi, che ritenevano inadeguato lo spazio concesso alla macchina di S. Rosa tra le centinaia di padiglioni di tutto il mondo presenti all’interno dell’importantissima rassegna. Sono convinto che sarebbe stato difficile trovare una collocazione per la “macchina” migliore, tra gli importanti padiglioni futuristici allestiti dalle varie nazioni del mondo presenti, ma a mio avviso qualcosa di più si sarebbe potuto e dovuto trovare.
Ad esempio la posizione della stessa sarebbe dovuta essere centrale e non laterale, nella via riservata ai ristoranti tipici delle regioni italiane e soprattutto ai suoi piedi non avrebbero dovuto realizzare un ristorantino che con le piante inserite copre tutta la visuale alla parte bassa della “macchina”, non lasciando intendere che la struttura verrà poi trasportata dai facchini.
Poche anche le notizie e le foto che illustrano la macchina e nessuna notizia sulla storia della stessa, nessun depliant e nessuno che potesse dare notizie e pubblicizzare l’evento del 3 settembre. Solo chi percorre la via proveniendo dal corso principale dell’EXPO si accorge della macchina (che una guida mi ha aiutato a trovare dicendomi che è la macchina della Madonna), mentre invece chi entra nei ristoranti, comunicanti tutti tra di loro, uscendo dagli stessi non si accorge di nulla, vista la sua altezza e la copertura con le piante della parte bassa. Mi sono fermato per più di un’ora per dare notizie ai pochi turisti che si sono accorti della macchina e che addirittura pensavano di essere di fronte ad un modello ingrandito di quella reale, impossibile da trasportare da parte di esseri umani. Non sono viterbese di nascita, ma di adozione, comunque mi sono sentito in dovere di dare notizie sull’evento che reputo “eccezionale” e che meriterebbe a mio avviso maggiore pubblicità e qualche investimento di più, con un ritorno sicuro su Viterbo e su tutta la Tuscia. Quale vetrina migliore di questa offerta dall’EXPO, che resterà aperto fino ad ottobre, magari con qualche facchino presente vicino alla “macchina” (con il vestiario tipico utilizzato) che possa dare notizie con l’ausilio di un maxi schermo con i filmati del trasporto. E’ un’idea!