Sindacato Italiano Balneari Tarquinia: aumento dei prezzi ? Una bufala. Aspettiamo di riattivare il sistema

di Rossella Cravero

Che spiaggia sarà ce lo chiediamo ancora tutti. Dai gestori degli stabilimenti ai cittadini che sognano le vacanze. E’ vero però che la pazienza ha ormai i giorni contati.

Se non avremo indicazioni precise entro giovedì, allora sarà guerra – annuncia Marzia Marzoli, presidente del Sindacato Italiano Balneari di Tarquinia – Se l’emergenza è veramente finita possiamo tutti organizzarci, se non lo è allora tutto questo parlare è inutile. Se non arrivano indicazioni nazionali ogni supposizione ha poco a che fare con la realtà. Domenica 17 maggio scade il Dpcm, quindi devono necessariamente dirci qualcosa prima.

Ancora si brancola nel ”si dice” ?
La realtà è che di certezze non ne abbiamo. Tutto quello che emerge sono indiscrezioni ritagliate qua e là, tra un incontro e un altro. Ci si trova a fare i conti tra dichiarazioni estemporanee di alcuni presidenti di Regioni, e titoli di giornali che vogliono fare notizia, ma di certo non c’è nulla. Dobbiamo aspettare le indicazioni nazionali, entro giovedì prossimo dovremmo sapere qualcosa e vedremo chi ci si è avvicinato di più. Le regioni Marche vogliono aprire e hanno indicato il loro protocollo, lo stesso ha fatto l’Emilia, ma non si può ragionare così, non si può andare in ordine sparso. La scorsa settimana abbiamo avuto l’incontro in Regione e ci hanno detto che Zingaretti avrebbe dato le linee guida entro domenica (10 maggio) perché la loro priorità era aspettare le indicazioni nazionali. I giorni sono passati, sicuramente devono risolvere qualche problema. Magari tutto viene fuori anche oggi, ma devono essere notizie ufficiali e non titoli di giornali.

I quotidiani nazionali parlano di regole già pronte?
Lo ripeto noi non sappiamo nulla. Abbiamo avanzato la nostra proposta che si basa sul buon senso: 10 metri quadrati per 4 persone della stessa famiglia, mantenendo un metro di distanza tra un quadrato e un altro. Non possiamo certo attenerci ai giornali, altrimenti questa filiera che tutti ci chiedono di rispettare, con le indicazioni che devono arrivare solo dal Governo, che senso avrebbe?

Intanto ci sono già clienti che lamentano il raddoppio dei prezzi negli stabilimenti. Ne è al corrente?
E’ una bufala. Io non credo a questa sciocchezza. E poi se qualcuno lo fa, sarà il mercato a decidere. La situazione è difficile non credo proprio che la soluzione sia far lievitare i costi. Poi bisogna vedere cosa diranno le linee nazionali, certo se dovessi mettere 10 ombrelloni in tutto….”

Realisticamente gli ombrelloni andranno sensibilmente ridotti però, quindi ?
Io non posso fare previsioni perché non ho indicazioni sugli spazi e non le può fare nemmeno lei. Quando avremo le linee guide faremo valutazioni reali. Pensare subito ai prezzi è una reazione scomposta di tutti. Nessuno punta alla promozione, perché il problema più grave sarà riportare i turisti a fare turismo. Tutti preoccupati delle distanze, di non avere affollamenti, ma io dico: magari venissero in tanti, magari avessimo il problema della fila. Bisognerà riportare il turismo. In una località come Tarquinia la metà dei lavoratori vivono di questo, se non si riattiva la filiera è una vera tragedia. Per ora preoccupiamoci di riaprire. Parlare di prezzi adesso non è realistico. Ci hanno chiesto di stare a casa, e lo abbiamo fatto. Se ora si può uscire, anche le seconde case devono diventare raggiungibili

Quindi sui prezzi non avete ancora ipotizzato una strategia comune?
No, dobbiamo vedere quali saranno le condizioni e poi affronteremo anche questo aspetto.

Foto: Stabilimento Il Porticciolo Tarquinia da profilo social

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