“Stop Border Violence”, lanciata anche a Viterbo l’Iniziativa dei Cittadini Europei per salvare le vite dei migranti

SanFaust

Lunedì 10 luglio in 20 città italiane, tra cui Viterbo, è partita la campagna di sostegno dell’ICE “Stop Border Violence” che chiede all’Unione Europea una legge che protegga i migranti da violenza e morte alle frontiere e nei Paesi in cui sono segregati grazie al contributo economico dell’Europa.
Nello specifico, questa ICE chiede il rispetto attivo dell’art. 4 della Carta dei diritti fondamentali che vieta tortura e “pene o trattamenti inumani e degradanti” lungo le frontiere europee, naturali e convenzionali (quelle stabilite dagli accordi di “contenimento” dei migranti in Libia, Turchia, Paesi balcanici, etc..).
Questo significa anche salvare i migranti in mare e non, come fa Frontex, segnalarli ai guardiacoste libici affinché vengano ricondotti nei noti lager dove subiscono i peggiori trattamenti, spesso fino alla morte.
Questa ICE, ideata da alcune persone già impegnate nella difesa dei diritti umani, è stata registrata lo scorso gennaio presso la Commissione europea e ora dovrà raccoglierà il sostegno di un milione di cittadini/e, in almeno 7 Paesi, con una quota che, per l’Italia, è pari a 55.000, nell’arco di 1 anno.
Il Tavolo per la pace lunedì scorso ha presentato l’iniziativa e raccolto le firme a p.zza san Faustino, unendosi alle numerose sigle del mondo laico e cattolico che già la sostengono a livello nazionale, ma chiunque può firmare collegandosi al sito www.stopborderviolence.org/it e inserendo i propri dati identificativi.
L’invito è rivolto a singoli, soggetti sociali e istituzioni (anche partiti,sindacati e scuole), perché, come hanno detto giorni fa gli ideatori dell’ICE: “Vogliamo che chiunque nella società civile possa riconoscersi in questa iniziativa e assumerla come propria, vogliamo che sia una battaglia strategica, perché i valori umani tornino egemoni in questa società ora degradata”.
Anche papa Francesco, con riferimento a Lampedusa, sabato scorso ha detto che “La morte di innocenti, principalmente bambini, in cerca di una esistenza più serena, lontano da guerre e violenze, è un grido doloroso e assordante che non può lasciarci indifferenti. È la vergogna di una società che non sa più piangere e compatire l’altro”.
Restiamo umani, firmiamo per loro.

Il Tavolo per la pace di Viterbo

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