Too Good to go: nel Viterbese le Magic box contro lo spreco di cibo

Rossella Cravero

Sono soprattutto giovani, ma non mancano i padri di famiglia e in estate anche i turisti. Too Good to go l’applicazione contro lo spreco alimentare è operativa anche nel viterbese. Ed è un successo. Bar, panifici, pizzerie , ma anche aziende agricole e supermercati: ognuno di loro mette a disposizione una Magic Box. Quello che trovi nella scatola magica è una sorpresa, la certezza che hai, però, è di portare a casa con 2,99, 3,99 o 4,99 euro prodotti che avresti pagato più del triplo. Gianluca e Arianna del bar Red Rose di Viterbo hanno aderito da tre mesi. «Ogni giorno che lanciamo l’offerta i nostri box vanno esauriti. Certo adesso con le nuove restrizioni Covid, siamo più attenti anche negli ordini, e quindi ci capita di avere meno spreco, però sapere che le cose a fine giornata non vanno buttate è per noi importante».

Molto soddisfatto è Leonardo della Ghost Chili Pizza a Viterbo: «Per noi lo spreco giornaliero era veramente un problema. Abbiamo aderito da agosto e sembra proprio la soluzione che cercavamo. In questo modo abbiamo “salvato dalla spazzatura” almeno 60 chili di pizza. Abbiamo già dato via 120 box.  Il cliente prenota il ritiro sull’applicazione e ha circa 40 minuti a disposizione per ritirare la pizza, un’ora prima della chiusura. Con poco meno di 5 euro si porta a casa la pizza per un valore di quasi 15 euro e noi siamo felici che non vada sprecata. Ma non tutti la pensano allo stesso modo. Ci sono altri ristoratori che mi hanno detto: la gente se ne approfitta, viene a ritirare la Magic box con il Suv. Io non penso che si possano fare i conti in tasca a nessuno. Sono prodotti che andrebbero sprecati e se c’è il modo di evitarlo, mi sembra che sia un’iniziativa da favorire e diffondere».

Un’iniziativa di successo anche per il panificio Anselmi, sostenitori da febbraio dell’iniziativa. «Prepariamo almeno 2 Magic Box al giorno con ritiro tra le 7 e le 11, in via della Palazzina, e vengono prenotate subito. Ho visto che chi la prova una volta, torna anche nei giorni a seguire. Inseriamo pizza pane e dolci, mi sembra un’ottima iniziativa e siamo felici di poter contribuire a quello che è un problema a livello mondiale, quale lo spreco di cibo».

Pieno successo anche per i prodotti della terra. L’Azienda agricola Agosti ha aderito da un mese: «Il primo giorno ho messo a disposizione 4 box e nell’arco di un’ora sono state tutte prenotate. Sono venuti padri di famiglia contenti che fosse possibile trovare anche questi prodotti e non solo alimenti da banco. Da un lato fortunatamente non ho sempre delle eccedenze, quindi non sono presente giornalmente con delle offerte, ma quando ho disponibilità, l’idea che i prodotti non restino a marcire, lo ritengo un grande segno di civiltà». Tra chi ha aderito anche la catena Naturasì, una delle prime ad associarsi partendo da Milano. Nella vicina Umbria anche le catene della grande distribuzione partecipano all’iniziativa e così in serata è possibile ritirare “scatole”con cui sfamare un’intera famiglia con i prodotti della gastronomia che andrebbero sprecati. Nel viterbese i supermercati ancora non partecipano, ma la speranza è che prendano esempio dalle regioni limitrofe .

Questa app nata per combattere lo spreco alimentare è figlia di una una start-up danese, in Italia è stata Milano a fare da apripista con 60 attività che nel giro di pochi mesi sono diventate 600. In un periodo in cui lo spettro della crisi si fa sicuramente più evidente, avere la possibilità di prodotti a prezzi scontati può essere una buona occasione per molti bilanci familiari.

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