Tuscania e i sarcofagi etruschi in terracotta

L’uso del sarcofago in terracotta è documentato per la prima volta in Etruria da un esemplare databile intorno al 620 a.C., rinvenuto nel territorio di Cerveteri.

Al secondo quarto del VI secolo a.C. risale invece una cassa decorata con motivi impressi, trovata a San Giovenale.

 

In età ellenistica

Dopo questi rari e isolati esempi la produzione su vasta scala inizia in età ellenistica, nella metà del III secolo a.C. e prosegue fino alla fine del II secolo a.C.

La più alta concentrazione di presenze si registra a Tuscania, massimo centro produttore, ma numerosi rinvenimenti sono segnalati a Respampani, Tarquinia, Castel d’Asso, Norchia, Musarna, Viterbo, Montefiascone.

 

La tradizione dei sarcofagi in pietra

Dal punto di vista formale l’avvio della produzione di Tuscania in terracotta trae ispirazione dall’antica e ben consolidata tradizione dei sarcofagi in pietra per i quali, nei primi decenni del III secolo a.C., era stato elaborato il tipo di coperchio con l’immagine del defunto nella posa del banchettante, adagiato sul fianco sinistro.

 

L’uso delle matrici

La tecnica di esecuzione meccanica con uso di matrici, permette di individuare una serie di elementi concreti che delimita gruppi di esemplari riconducibili ad una stessa bottega e offre utili informazioni sull’organizzazione del lavoro.

 

Dal punto di vista storico

Dal punto di vista storico l’inizio della produzione dei sarcofagi si inserisce nel vivace clima creato a Tuscania che a partire dal IV secolo a.C. aveva favorito il progresso dei suoi territori per compensare il declino dei commerci marittimi.

Lo sviluppo di Tuscania fu gestito da famiglie della più alta aristocrazia tarquiniese, come i Curuna e gli Spurina, che ebbero fra l’alto la funzione di richiamare verso l’interno alcuni dei migliori artisti della metropoli etrusca.

 

PER APPROFONDIRE

All’interno del Museo nazionale etrusco di Tuscania è presente un’intera sezione dedicata a questo argomento.

http://www.polomusealelazio.beniculturali.it/index.php?it/558/museo-archeologico-nazionale-di-tuscania

 

Foto Francesca Pontani

Nel prossimo articolo, il 16 settembre, andremo a Bolsena.

 

*Francesca Pontani – www.francescapontani.it – Archeologa del comitato scientifico del Museo Archeologico delle Necropoli Rupestri di Barbarano Romano. Egittologa, conoscitrice di lingue antiche come i geroglifici, la lingua sumerica e accadica, la lingua etrusca, lavora nel mondo del web. Nel blog e sul canale YouTube ArcheoTime sono visibili le sue camminate archeologiche on the road. Innamorata della comunicazione e della scrittura, guida i lettori di TusciaUP nella conoscenza del nostro territorio attraverso Tour di Archeologia in Tuscia.

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