Un progetto dedicato all’internazionalizzazione e allo sviluppo del territorio della Tuscia, che ha l’obiettivo di “superare le barriere culturali, burocratiche e tariffarie che spesso impediscono alle eccellenze italiane di essere apprezzate a livello mondiale”, come ha dichiarato Daniele Sabatini, fondatore dell’Eurostudio Sabatini, promotore dell’evento.
Il convegno, tenutosi presso l’auditorium della Fondazione Carivit nel pomeriggio dell’11 ottobre, ha visto la presenza e il supporto di Domenico Merlani, presidente della Camera di Commercio di Viterbo, del dott. Luigi Moccia, funzionario di Unindustria, e del prof. Antonio Olivieri, esperto docente di Pratica dell’Export. Il tutto è stato moderato dal giornalista Daniele Di Mario de “Il Tempo”.
Il progetto, come è stato spiegato nel corso della conferenza di presentazione, nasce come gemello di “RomaExport”, sviluppatosi proprio per avvicinare le aziende al mondo delle esportazioni, del commercio estero e dell’internazionalizzazione dell’impresa.
Tema centrale della kermesse, le PMI, quelle imprese che rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana, sostenendola e proiettandola verso il futuro e che popolano abbondantemente il panorama viterbese. In particolar modo, il dibattito tra gli esperti ha messo in luce gli strumenti utili a garantire competitività a tali aziende. “Il commercio con l’estero è importantissimo, ma il nostro territorio deve ancora colmare un pesante gap”, ha evidenziato Domenico Merlani, “I dati non sono ancora allarmanti, ma ci segnalano come la nostra area abbia bisogno di aiuto”.
Come mettere, allora, le aziende nella migliore condizione per espandere al panorama internazionale il loro sguardo? La risposta, data dall’EuroStudio Sabatini, è quella di una community, un network di esperti e risorse che lo studio mette a disposizione delle imprese per invertire una tendenza negativa che ha portato le aziende della Tuscia a perdere milioni di euro di introiti derivanti dalle esportazioni e a diminuire anche il valore delle importazioni.
Tra le molte soluzioni offerte, anche il possibile accesso a dei finanziamenti dedicati all’export, dei corsi di formazione gratuiti e delle analisi di marketing utili a scoprire verso quale Paese estero volgere il proprio sguardo.
Una serie di opportunità da cogliere, come hanno sottolineato gli esperti ospiti del convegno, rappresentata anche da delle “antenne” che lo studio potrà mettere a disposizione dei suoi clienti, dei professionisti del settore dislocati in tutto il mondo, pronti per illustrare le possibilità di investimento (come bandi per la fornitura di servizi e prodotti) dedicati alle imprese della Tuscia.
TusciaExport, opportunità per le PMI della Tuscia
Diego Galli