Tutto esaurito ad Acrobazie letterarie, evento organizzato da Tuscia art lab di Giulia Marchetti in collaborazione con la biblioteca consorziale di Viterbo, nella figura di Paolo Pelliccia, che si è tenuto il 20 e 21 agosto alla biblioteca dell’abbazia cistercense di San Martino al Cimino.
Il convegno letterario, alla sua prima edizione, è stato aperto nel pomeriggio dai saluti della sindaca Chiara Frontini e ha visto la partecipazione del vicesindaco e assessore alla Cultura Alfonso Antoniozzi, che ha dato il via allo spettacolo serale.
La magistrale direzione artistica e performance teatrale di Giuseppe Manfridi (attore, drammaturgo e sceneggiatore), unite alle altrettante prodezze poetiche, intellettuali e linguistiche di Claudio Giovanardi (linguista e scrittore) e Dario Pisano (filologo e scrittore), hanno reso questo originale format letterario un evento assolutamente coinvolgente e godibile.
Nel primo incontro, “Giochiamo con l’incomprensibile”, romanzi visionari e apparentemente inaccessibili, da Tarantula di Bob Dylan a Finnegans Wake di James Joyce, hanno trovato legittimazione alla lettura attraverso il gioco orale dei tre relatori. Sono, infatti, emersi all’orizzonte infinite potenzialità espressive, svincolate da predefiniti percorsi interpretativi o significati letterari. Certe letture, ritenute a prima vista impossibili, possono infatti assumere il valore di azioni germinali, capaci di fecondare la mente di chi legge, lasciando spazio a praterie di nuovi pensieri, mai scontati, mai prevedibili.
La conferenza spettacolo “In treno in tre no”, scritta e interpretata da Giuseppe Manfridi, e andata in scena sabato sera, è un monologo teatrale dai ritmi incalzanti, che trascina lo spettatore in un’emozionante avventura tra le pieghe del linguaggio, con risvolti talvolta deliranti o magici, sospesi tra stupore e ilarità.
Il gran finale di domenica pomeriggio, con la presentazione teatralizzata di tre libri a cura degli stessi autori, è stata l’apoteosi delle acrobazie letterarie, in cui le vicendevoli narrazioni di trame e strutture, si sono dondolate tra un autore e l’altro, in veri e propri atti performativi, arricchiti di estemporanee citazioni poetiche, tra estasi letteraria e puro divertimento.
Acrobazie letterarie è un registro spumeggiante e originale per giocare con le parole. Un convegno che, già alla sua prima edizione, ha richiamato appassionati e studiosi, soprattutto da fuori provincia.
L’evento è stato patrocinato dal comune di Viterbo e dalla fondazione Carivit.
foto:Alfonso Antoniozzi e Giulia Marchetti
la sindaca Chiara Frontini
La sala gremita
foto: Paolo Pelliccia il commissario straordinario della Biblioteca Consorziale di Viterbo che ha collaborato all’evento