Un Amleto super a Ferento con Francesco Montanari e Franco Branciaroli

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Amleto, ovvero un classico della cultura teatrale con la rivisitazione del capolavoro di Shakespeare. Francesco Montanari e Franco Branciaroli e un cast eccezionale hanno portato in scena un Amleto che a dire straordinario è poco. Una Viterbo sonnacchiosa nella sera di mercoledi 17 luglio. che anche d’estate sotto le stelle accorre a teatro per lo più nei fine settimana, non ha dato la risposta che questo spettacolo davvero meritava.

Un teatro romano, paloscenico unico, ha dato la scena a uno dei testi cardine della ricchissima produzione shakespeariana, proponendo dell’Amleto una versione contemporanea, che ha messo in luce un’idea registica, resa speciale da un cast di altissimo livello e da una dimensione musicale inedita con brani di Francesco Sarcina, contribuendo a dare un carattere unico a questa nuova edizione di un grande classico.

Una nota va spesa per l’interpretazione impeccabile di Francesco Montanari: “Il mio Amleto è un uomo solo e impreparato davanti al suo destino, guidato, scortato, schiacciato dall’ombra del padre”  e la partecipazione straordinaria di Franco Branciaroli nel ruolo del fantasma del padre di Amleto, ma sul palco hanno dato il meglio del proprio ruolo interpreti del calibro di Sara Bertelà e Francesco Acquaroli, rispettivamente nei ruoli di Gertrude e Re Claudio, Gennaro Di Biase nei panni di Polonio e Amedeo Carlo Capitanelli nel ruolo di Orazio. Per chi c’era, una magnifica rapprentazione di teatro, seguita in religioso silenzio dal pubblico e, a beneficio di spettatori consapevoli, a fine spettacolo è arrivato l’inchino di tutta la compagnia. (LucPas)

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Foto di Luciano Pasquini

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