Una giornata di studi per spiegare La Pietà di Michelangelo trasferita su tavola da Sebastiano

di Luciano Costantini

Manifesti giganteschi lungo le strade, poster di più modeste dimensioni affissi un po’ ovunque in città per annunciare la “Giornata di studi” che si terrà sabato 26 ottobre a palazzo dei Priori. Il dipinto nella pubblicità rappresenta la Pietà di Sebastiano del Piombo, sotto il titolo “Le pietà di Michelangelo”. Due pietà? Errore di… stampa? Macchè. Tutto giusto. E’ che il Buonarroti, documenti alla mano, è stato l’ideatore e il disegnatore del dipinto mentre il pittore veneziano è stato l’esecutore dell’opera. Ecco svelato il titolo del meeting organizzato dall’Accademia Nazionale di San Luca, sponsor l’amministrazione comunale di Viterbo. La conferenza stampa di presentazione di martedì 15 ottobre diventa anche il momento per spiegare, almeno per grandi linee, un mistero che poi mistero non è, sulla “paternità” della Pietà custodita presso il museo civico cittadino e che in tempi brevi (parola del consigliere Paolo Bianchini e dell’assessore al turismo Massimo De Carolis) sarà trasferita, insieme ad altri lavori, nel sito museale che sorgerà sotto i portici di piazza del Comune. Lo storico dell’Arte, Antonio Rocca, spiega molto chiaramente che la Pietà viterbese è un dipinto “a quattro mani”: disegnato da Michelangelo e trasferito su tavola da Sebastiano, il più grande pittore ad olio del suo tempo. Una sorta di joint venture artistica che si è dispiegata anche su almeno altre due opere. “Il convegno – chiarisce lo studioso – non vuole svelare nulla di straordinario, ma fare ordine su una storia conosciuta. Sarebbe una scelta irresponsabile quella di occultare la presenza di Michelangelo”. Al convegno del 26 ottobre porteranno il loro contributo di conoscenza specifica Claudio Crescentini, uno dei maggiori studiosi del Buonarroti, la restauratrice Lorenza D’Alessandro, lo studioso Marco Bussagli e naturalmente lo storico Antonio Rocca. Una giornata di studio …per fare chiarezza sulla Pietà, anzi sulle Pietà, e sulla collaborazione artistica di Sebastiano del Piombo e Michelangelo. Gongola, ovviamente, il sindaco Giovani Arena: “Un binomio che non potrà che far lievitare l’interesse della nostra città”.

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