Una giornata dalle forti emozioni. Nel ricordo di un grande giornalista. E’ quella che si è svolta a Soriano nel Cimino, dove è stata celebrata l’undicesima edizione del premio Pietro Calabrese, venuto a mancare nel 2010, professionista esemplare che ha dedicato la sua vita al giornalismo e alla cultura. Direttore de Il Messaggero, della Gazzetta dello Sport e di Panorama, è stato ricordato grazie al premio a lui intitolato con un vero e proprio show che si è svolto in piazza Vittorio Emanuele II e durante il quale sono stati premiati personaggi del mondo dello sport, firme prestigiose del giornalismo e personalità della cultura.
Ben diciassette i premi assegnati. Con due momenti clou. Il primo, quando è salito sul palco il direttore de Il Messaggero Massimo Martinelli, che con Calabrese ha lavorato per svariati anni in via del Tritone. “Ricordo – ha detto – che Pietro restituì al Messaggero il suo Dna, facendolo pian piano ridiventare il giornale dei romani. Io, che con lui ho avuto lo stesso rapporto che un figlio può avere col padre, sto cercando di seguire le sue tracce”. Il secondo, con l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, oggi scrittore e presidente dell’Anica (Academy del cinema, dell’audiovisivo e del digitale, ndr), premiato dall’attore Massimo Wertmuller, che di Soriano ha fatto la sua terra d’adozione. Dopo aver ricordato il suo ultimo libro, dal titolo “Roma camminando”, e aver sottolineato che per conoscere la capitale e gustarne tutti gli aspetti più particolari bisogna visitarla rigorosamente a piedi, ha inscenato un simpaticissimo siparietto con Wertmuller su un tema particolarmente sentito tra le due sponde del Tevere: quello del tifo per Roma e Lazio. Rigorosamente laziale il primo, sfegatatamente romanista il secondo, non hanno mancato di scambiarsi battute su quella che entrambi hanno definito un “malattia inguaribile”. Rutelli ha avuto anche un pensiero per Calabrese, “giornalista tutt’altro che diplomatico ma galantuomo, col quale ho avuto modo di trascorrere vari periodi in sua compagnia, vacanze comprese”.
Tra i premiati anche quattro campioni olimpionici: Francesca Lollobrigida, pattinatrice di velocità su ghiaccio, vincitrice di un medaglia d’argento alle recenti Olimpiadi di Pechino, nonché portabandiera alla cerimonia di chiusura dei Giochi (“la colpa è di mio padre – ha detto – che quando ero ancora piccolina mi infilò ai piedi i pattini a rotelle”); Domenik Fischnaller, vincitore di una medaglia di bronzo nello slittino sempre a Pechino (“la slitta è come una moto”); Antonella Palmisano, medaglia d’oro nella marcia ai Giochi di Tokio (“mi sono dedicata alla marcia perché in Puglia ci sono poche strutture sportive. Avevo solo la strada a disposizione e allora l’ho sfruttata”); Giorgia Bordignon, che a Tokio ha vinto la medaglia d’argento nel sollevamento pesi, diventando così la prima atleta italiana a salire sul podio nella storia delle Olimpiadi in questa categoria.
Tra gli sportivi premiati anche Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo calcio (assente giustificato in quanto diventato papà proprio in queste ore), e Tommaso Rocchi, ex calciatore della Lazio e attuale preparatore nel settore giovanile della stessa società.
Una citazione particolare la merita Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, al quale è stato riconosciuto il grande merito di esser riuscito a portare in Italia la Ryder Cup, torneo di golf internazionale che si svolgerà dal 29 settembre al 1° ottobre 2023 sui campi del “Marco Simone Golf & Country Club”, a Guidonia Montecelio, a una ventina di chilometri da Roma. “Pensate – ha detto – che i biglietti per assistere alle gare sono già esauriti. E il costo di un singolo biglietto si aggira sui 1.800 euro”. Insieme a lui premiato anche Giampaolo Montali, ex allenatore di pallavolo (con una vera e propria sfilza di trofei conquistati, sia con squadre di club che con la nazionale italiana) ex dirigente della Roma calcio e attuale collaboratore di Chimenti nell’organizzazione della Ryder Cup. “Grazie a questa manifestazione – ha detto – ci sarà il completo restyling del quadrante Est della Capitale e la Tiburtina verrà completamente rifatta”.
Premi anche al mondo del giornalismo: la medaglia celebrativa con incisa da un lato la castagna e dall’altro il volto di Calabrese è stata consegnata a Franco Melli, storico giornalista del Tempo, ad Andrea Pucci (TgCom24), a Vanessa Leonardi (Sky Sport) e, dulcis in fundo, a Paolo Mieli (“per i rapporti che ho avuto con Calabrese il premio mi spetta di diritto”). A chiudere, premi anche al prefetto Francesco Tagliente, al generale Vincenzo Parrinello e alla scrittrice Susanna Tamaro.
La manifestazione è stata condotta da Giuseppe Di Piazza, del Corriere della Sera, e da Valentina Caruso, di Sky Sport, con la presenza di Costanza Calabrese, figlia del giornalista scomparso, del sindaco di Soriano Roberto Camilli e dell’organizzatore del premio Antonio Agnocchetti. Patrocinato da Regione Lazio, Coni, Figc, Lega serie A e B , Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, l’evento è stato promosso, in partecipazione con il Comune di Soriano nel Cimino e con l’ANCoS Confartigianato, associazione di promozione sociale impegnata nella cooperazione internazionale, la cultura, il socio-sanitario.
Foto di Massimo Luziatelli





