Valentano, riaperta la chiesa di Santa Croce dopo quasi 13 anni

chiesa di Santa Croce a Valentano

Un’emozione immensa per tutta la comunità di Valentano: dopo quasi tredici anni di chiusura, la chiesa di Santa Croce, uno dei tesori culturali più preziosi del territorio, ha finalmente riaperto le sue porte. La cerimonia di riapertura, svoltasi nella mattina di domenica 12 gennaio, ha visto una sentita partecipazione dei cittadini, delle istituzioni e delle autorità religiose.
La riapertura è stata possibile grazie al finanziamento della Regione Lazio e all’impegno del Comune di Valentano, che ha coordinato i complessi lavori di restauro e messa in sicurezza dell’edificio. L’ordinanza di inagibilità, emessa nel maggio 2012 a causa delle gravi condizioni strutturali dell’immobile, è stata finalmente revocata.

“Restituire Santa Croce alla comunità è motivo di orgoglio e grande emozione – ha dichiarato il sindaco, Stefano Bigiotti -. Questo risultato, raggiunto grazie alla collaborazione tra istituzioni, tecnici e cittadini, è un simbolo di rinascita per Valentano. Un ringraziamento speciale va alla Regione Lazio, rappresentata in questo giorno dal presidente Daniele Sabatini, al nostro ufficio tecnico e a tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata storica. Sono inoltre grato al Consigliere Ranucci, che nella sua veste di delegato ai lavori pubblici si è sempre impegnato per il raggiungimento di questo risultato”.

La cerimonia di riapertura è stata arricchita dalla benedizione di Sua Eccellenza il Vescovo Orazio Francesco, che ha sottolineato l’importanza di questo luogo per la comunità locale. Al termine è stata comunicata anche la nomina di don Vincent come nuovo amministratore della parrocchia di San Giovanni Apostolo ed Evangelista, che succede nel ruolo a don Roberto Fabbiani.

“Siamo grati a Sua Eccellenza il Vescovo Orazio Francesco per la nomina di don Vincent, persona cara e stimata, verso cui la comunità nutre un forte e sincero affetto – ha continuato il sindaco -, come tengo a ringraziare don Roberto, per conto della collettività tutta, per quanto ha fatto in questi anni”.

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