Quattro eventi si aggiungono alla ricchissima programmazione del cinema all’aperto di Officina Meraviglia: le proiezioni del progetto di cooperativa di comunità continueranno fino alla prima metà di settembre, con titoli e film che saranno presto annunciati. Ma intanto, quattro appuntamenti culturali d’eccezione si terranno nel giardino di palazzo Paolocci: iniziamo giovedì 20 agosto alle ore 18 con “Diario di una quarantena – ovvero saga di sogni”, una performance di voce e di suoni ispirata dal libro omonimo e che sarà animata da Daniela Viola, Alessandro Lamoratta e Francesco Mancuso, autore dell’opera che mette nero su bianco quel viaggio introspettivo che a diversi livelli ha coinvolto tutti noi nel periodo del lockdown, riportando l’autore alle sue radici nell’utilizzo di un linguaggio “misto” alle reminiscenze dialettali della sua Sicilia, un viaggio intrapreso in un continuo confronto con le “talpe” nascoste nel profondo del suo animo, a volte Grillo Parlante, a volte spirito ribelle. Spazio alla musica con l’ensemble di musica jazz che arriverà sabato 22 agosto alle ore 18.00: Laura Antonini alla voce, Luciano Orologi ai fiati, Massimo Lattanzi alla Chitarra, Steve Laye al contrabbasso e Roberto Forlini alle percussioni, presentati da Diana Ghaleb, proporranno “In armonia – Fronde parole e note” con una scaletta fatta dal loro repertorio autoriale e standard jazz rivisitati. In scaletta anche incursioni di musica romanesca e interpretazioni di brani letterari.
Evento di particolare importanza per la casa editrice Ghaleb, nell’ambito delle iniziative per la costituzione della Cooperativa di Comunità Officina Meraviglia, quello che si svolgerà sabato 29 agosto alle ore 17.30, nel giardino di palazzo Paolocci, in via Roma 41 a Vetralla. La giornata sarà dedicata al ricordo di uno degli autori più rappresentativi del lavoro portato avanti per la valorizzazione del ricchissimo territorio vetrallese, sia nel campo culturale sia in quello naturalistico: Domenico Birelli. La serata sarà intitolata “Ma quando non ci sarò più io, chi ve le racconterà ‘ste cose?”, uno dei motti preferiti dal Birelli, dietro al quale non si nascondeva il solito nostalgico racconto di un mondo che fu, con il suo seguito di disprezzo per il presente e i “presenti”, bensì una voglia fresca e carica di amore per la vita tutta, un’allegria per il racconto che si fa trasmissione autentica verso le nuove generazioni, senza dietrologie o giudizi. Ricordare Domenico Birelli diventerà quindi una festa aperta a quanti hanno voglia di ascoltare, profondamente voluta da chi lo ha amato, famiglia e amici. La performance, tra musica e brani tratti dalle opere “L’ultimo casaccio”, “Monte Fogliano” e “Grano”, è stata ideata dalle figlie, Adriana e Antonella, sotto la supervisione della compagna di una vita di Domenico, la moglie Attilia Silvani. Condurrà l’evento il narratore di comunità Andrea Natali. Domenica 30 agosto è poi il momento de “La Selva”, un’ensemble di musica medioevale che alle ore 18.00 vedranno sul prato di palazzo Paolocci Caterina Pace ai fiati, Michele Carreca al liuto e Diana Fazzini alla viola antica per un appuntamento delicato, ricercato e di estrema qualità che ci porterà in viaggio nel medioevo, un’epoca a noi insieme distante e prossima.
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