Viaggio tra le Processioni storiche: Orte la più antica

La Processione Pasquale di Orte è rinomata nota per essere la più autentica, quella che dagli inizi del 1200 non ha mai subito dei cambiamenti: un corteo mesto e devoto che accompagna il Cristo alla sua sepoltura. Organizzata dalle Confraternite Riunite di Orte, la processione è solo un composto di fede e preghiera.
Si svolge in una città totalmente al buio, illuminata dalla luce delle fiaccole che illuminano il passaggio dei confratelli. Il silenzio è rotto dallo strascico delle pesanti catene legate ai piedi scalzi dei cirenei, curvi sotto il peso di una pesante croce, ad espiazione dei loro peccati.
Sfila la bara del Cristo Morto, sorretta da quattordici uomini, e della Madonna Addolorata, trasportata da otto confratelli, illuminati entrambe da coppie di lampioni ai loro lati.
Sfilano anche figure del Vangelo come la Veronica, la Maddalena, le tre Marie piangenti.
Nella piazza della Libertà le confraternite si dispongono in un perimetro a forma di cuore e al centro è posta la bara di Cristo.
Segue il canto del Miserere, un momento di preghiera e riflessione, poi il corteo prosegue per le strette vie cittadine. L’arrivo alla chiesa Madre è accompagnato dal canto della “Stabat Mater”, componimento poetico musicale liturgico di meditazione sulle sofferenze di Maria, madre di Gesù, durante la crocifissione e la Passione di Cristo.
Al termine della processione, è spezzato il pane del Venerdì Santo e diviso fra tutti i partecipanti in segno di condivisione. Una processione che induce a un intimo e silenzioso raccoglimento che, oggi come secoli fa, emoziona e unisce fedeli e visitatori ogni venerdì Santo.Così sarà pure nella prossima edizione del 19 aprile prossimo.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI