Villa Leda dove i ragazzi con sindrome di Down elaborano una vita indipendente

di Elisa Pagliarello

Leda Pasquali è la mamma di Paolo, il 1974 data della sua nascita, un bambino con la sindrome di Down, un periodo in cui questa condizione è vista come uno stigma, come qualcosa da nascondere. Ma Leda vuole veder crescere suo figlio nel modo migliore possibile e si reca quindi a Genova, al Cepim – Centro piccoli mongoloidi, un nome che, oggi, ci fa rabbrividire. A Genova, Leda viene a sapere che i genitori dei ragazzi down di Roma intendono associarsi, e così – nel 1979 – fonda l’’Associazione Bambini Down” (ABD) che diventerà poi l’“Associazione Italiana Persone Down” (AIPD). Nel 1982 nasce ufficialmente la prima sezione dell’AIPD a Viterbo, composta attualmente da 26 nuclei familiari ed il cui Presidente è Vittorio Tomassini. È proprio alla straordinaria mamma Leda Pasquali che è stata dedicata “Villa Leda”. Inaugurata il 3 ottobre scorso, Villa Leda è una meravigliosa struttura immersa nel verde e nella quiete, pensata come un centro di accoglienza e di socializzazione destinato ai ragazzi con la sindrome di Down ospita una serie di attività per coltivare le potenzialità dei singoli e accompagnarli ad affrontare la vita adulta. La struttura – fornita dalla Provincia di Viterbo – era in origine una casa privata, abbandonata per 15 anni e rimessa in sesto all’interno e all’esterno dall’Associazione. L’ambiente  composto da cinque stanze, una cucina attrezzata, un ampio spazio esterno è dinamico e brulica di progetti e di attività, come il laboratorio di lettura e di scrittura una volta a settimana, le lezioni di ballo il mercoledì ed anche un gruppo di supporto psicologico ogni 15 giorni, per l’acquisizione di una maggiore consapevolezza nell’uso del corpo e l’integrazione lavorativa. Per il futuro sono previste anche altre attività: grazie al contributo dall’8 per mille della Chiesa Valdese,  in collaborazione con la Cooperativa Sociale Gea verranno organizzati laboratori di cucina e di agricoltura solidale, ma anche dei weekend in autonomia. Diverse le figure che hanno sostenuto Villa Leda: prima fra tutte la Provincia, ma anche la parrocchia del Sacro Cuore al Pilastro – con il progetto del Presepe Vivente – ed altre associazioni di volontariato. Fondamentali anche i contributi di istituti di credito e benefattori privati. Significativi fondi sono stati raccolti anche tramite eventi organizzati dalla stessa AIPD, come la cena sociale dopo la giornata con Marco Baruffaldi, cantante rap con la sindrome di down, conosciuto per la partecipazione al programma Tù Sì Que Vales e per l’esibizione con il cantante J-Ax. Nonostante gli aiuti, non mancano le difficoltà nell’affrontare la quotidianità: l’AIPD di Viterbo è un’istituzione piccola e con pochi soci, e necessita soprattutto di fondi, necessari per le sistemazioni della struttura, per i meravigliosi progetti  di vita indipendente, oltre che per i percorsi lavorativi e per mettere a punto iniziative future. Una di queste è quella di  sviluppare una vera e propria residenzialità, quest’ultimo però è un “obiettivo ambizioso” che richiede contributi importanti, indispensabili per non vanificare “l’efficacia dei nostri percorsi”.

Ma qual è il desiderio più impellente?  La sfida agli stereotipi sulla Sindrome di Down. “Che certe cose non siano più notizia.” afferma  Sabrina Faina, socia dell’AIPD e madre di Francesco Baffo, il giovanissimo attore viterbese coprotagonista di Don Matteo 14.  “Ogni persona con la sindrome di Down, sottolinea la consigliera AIPD Paola Tanci-che ottiene un titolo di studio – come la laurea – o trova lavoro fa notizia. Si tratta di avvenimenti normali che relazionati ad una persona down divengono fatti eccezionali, la “capacità di includere è data dal costruire una collettività che dia a tutti le stesse opportunità senza dover essere percepiti come “fuori dalla norma”. La nostra speranza  prosegue  è “che tutti i nostri ragazzi abbiano la possibilità di raggiungere i propri obiettivi misurati sulle proprie potenzialità, e di potersi integrare all’interno della società senza dover incontrare pregiudizi e barriere legati alla propria specificità”.

Villa Leda è situata in Strada Montigliano, a Viterbo
https://www.instagram.com/aipd_viterbo/

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ingresso villa leda    Villa Leda e gli ulivi

lavori nel parco di Villa Leda    villa Leda esterno

villa Ada sala di accoglienza    villa leda cucina

villa leda -cameretta    Villa Leda il contributo dei ragazzi speciali

Chiesa del Sacro CUore il 21 gennaio scorso Francesco Baffo tiene l'assegno offerto dalla Parrocchia
Chiesa del Sacro Cuore, il 21 gennaio scorso Francesco Baffo riceve l’assegno offerto dalla Parrocchia
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