È una commedia italiana ideata dalla regista Laura Chiassone, uscita nelle sale il 29 agosto di quest’anno con Anna Foglietta e Paolo Calabresi. Che generazione di genitori siamo? Iper attenti? Figliocentrici? Distratti? Li amiamo i nostri figli o li subiamo? Quanto siamo davvero disposti a capirli e quanto invece loro sono costretti a capirci? “Genitori quasi perfetti” è un manifesto sulla genitorialità contemporanea.. si ride, si riflette e si piange. Tutto inizia dall’organizzazione della festa di compleanno di Simona una mamma single per il figlio Filippo il cui svolgimento farà esplodere la situazione, producendo un film per l’appunto tragicomico che fa ridere e piangere al tempo stesso, mettendo in evidenza la fragilità di noi esseri umani e dei rapporti che instauriamo tra di noi, basati sulle menzogne, sul voler apparire piuttosto che all’essere, sul bisogno di sentirsi migliore dell’altro e sulla necessità di mettere delle etichette in base allo status sociale che si riveste. Calata la maschera troviamo un io fragile, insicuro; che dietro la facciata del finto perbenismo borghese degli pseudo intellettuali che mangiano solo cibi derivanti da agricoltura biologica, del mammo tuttofare e disoccupato al tempo stesso, dell’uomo d’affari che non ha mai tempo da dedicare ai propri cari, dell’estetista ninfomane, della super ansiogena mamma single e della mamma lesbica rivela tutte le contraddizioni dei personaggi, che vogliono apparire perfetti agli occhi degli altri, non mostrandosi per chi sono realmente, rivelandosi genitori incapaci di provvedere ad una sana e corretta crescita dei propri figli; i bambini presentano molti disagi, sono iperattivi, si stuzzicano continuamente tra loro, persino arrivando ad etichettare come “frocio” un loro compagno che per gioco si è travestito in modo femminile. Questo ci fa capire quanto i bambini sono l’unica fonte della verità, e non badano alle convenzioni sociali a cui gli adulti si sottopongono.Filippo, il bambino festeggiato, non si è posto alcun problema a travestirsi con abiti femminili per far divertire gli invitati ma era completamente a suo agio, a differenza di Simona, la mamma del ragazzino, che temeva il giudizio degli invitati, che potessero pensare che il figlio fosse omosessuale.
Un film che senza girarci troppo intorno mette a fuoco di come essere genitori è veramente il mestiere più difficile del mondo, anche le persone più sane ed equilibrate si ritrovano serrate da un costante senso di inadeguatezza, mossi da ansia da prestazione, dallo stress dello sguardo opprimente degli altri.
È Il Cobra di Donatella Rettore una traccia conclusiva di Genitori quasi perfetti. con il sottofondo della canzone di Rettore nel ballo durante la festa di compleanno in cui una figlia rivolgendosi alle madri presenti dice “sarà molto difficile fare peggio di quello che avete fatto voi con i vostri figli”.
Nel cast oltre alla simpatica Anna Foglietta vale la pena citare Elena Radonicich e soprattutto il duo Lucia Mascino-Paolo Calabresi.
Visto da noi: Genitori quasi perfetti, una “commedia dell’arte dei genitori”
di Irene Ruscio