La battaglia che ci attende è cruciale ed è necessaria una vasta mobilitazione popolare. Il prossimo 6 aprile si terrà una grande manifestazione al Parco Archeologico Naturalistico di Vulci, organizzata dai comitati e dai comuni della Tuscia, contro la realizzazione del Deposito Unico Nazionale dei rifiuti radioattivi. Questo appuntamento non è solo una manifestazione, ma un segnale forte di resistenza contro una minaccia concreta per il nostro territorio, la nostra salute, il nostro futuro.
“La nostra presenza in quella piazza deve essere massiccia, convinta, determinata, perché sono le nostre comunità a essere in gioco – dichiara il Capogruppo in Consiglio Comunale Alessandro Tizi -. Il nostro gruppo consiliare ‘Tuscania delle Idee’ non ha dubbi: ci saremo, in prima linea, al fianco dei cittadini, dei comitati e delle altre forze politiche e sociali che si oppongono fermamente a questa iniziativa devastante. Non solo per un’opposizione ideologica, ma per un dovere morale e civile nei confronti delle generazioni future. La realizzazione del Deposito Unico Nazionale dei rifiuti radioattivi nei nostri territori non è solo un progetto che mette a rischio la nostra salute, ma che minaccia l’integrità dell’ambiente e il nostro patrimonio storico e culturale. Non possiamo e non dobbiamo permettere che il nostro territorio venga sacrificato in nome di un progetto che, oltre a non garantire la sicurezza, crea le condizioni per un declino socio-economico ancora maggiore. La Tuscia è una terra ricca di storia, di bellezza, di tradizioni che vanno tutelate, non svendute per gli interessi economici di pochi. Sogin e il Ministero dell’Ambiente non possono decidere arbitrariamente del nostro futuro senza tener conto della volontà delle persone che qui vivono, lavorano e crescono le proprie famiglie. La decisione di installare questo deposito radioattivo nel nostro territorio è un attacco alle comunità locali, alla nostra terra. La proposta di Sogin di costruire il deposito non è accompagnata da una chiara e trasparente analisi dei rischi che comporta, né da garanzie effettive per la salute pubblica, come più volte espresso dai Comitati attivi nella mobilitazione, tra cui il Comitato di Tuscania. Si tratta di un progetto che non può essere accettato, perché pone sul nostro territorio una minaccia permanente, che rischia di compromettere irreparabilmente le risorse naturali, agricole e turistiche che rendono la nostra area unica nel suo genere. La sicurezza e la sostenibilità ambientale devono essere al primo posto in qualsiasi progetto di tale portata. E invece, quello che vediamo è un disinteresse per le reali necessità delle comunità, un interesse che sembra spinto più dalla logica degli affari che dalla logica del bene comune. L’unità delle forze politiche, sociali e civiche che si stanno mobilitando in questi giorni è la prova che il nostro territorio ha deciso di reagire. La mobilitazione non si fermerà al 6 aprile. Questo sarà solo l’inizio di una lunga battaglia, che continuerà con fermezza fino a quando non otterremo la vittoria. Dobbiamo far sentire la nostra voce in ogni modo possibile, in ogni occasione, perché solo insieme, uniti e determinati, possiamo fermare questo scempio. In qualità di Capogruppo di ‘Tuscania delle Idee’, desidero dichiarare con forza che il nostro gruppo consiliare è totalmente impegnato nella difesa della nostra comunità. Siamo in totale sinergia con le altre forze politiche e sociali che, da giorni, stanno facendo fronte comune contro il Deposito. Non è una lotta di parte, non è una battaglia politica, è una battaglia di civiltà, di difesa dell’ambiente, della salute, della nostra terra. Invito tutti i cittadini di Tuscania, tutte le realtà associative, le imprese, i giovani e gli anziani, a partecipare alla manifestazione di Vulci, così come a tutte le iniziative future che si terranno in altre località della Tuscia, come a Corchiano, l’11 maggio. Ogni singola presenza sarà un segnale forte della nostra determinazione a proteggere il nostro territorio. La nostra partecipazione è la nostra voce contro chi pensa di poter decidere del nostro futuro senza consultarci, senza rispettare il nostro diritto di scegliere.
Siamo determinati a fermare questo progetto, con ogni mezzo legittimo, con la forza della nostra unità. Il nostro impegno non è solo per il presente, ma per il futuro delle prossime generazioni. Non possiamo permettere che il nostro territorio venga distrutto. Non possiamo e non dobbiamo restare a guardare. Chiedo a tutti i tuscanesi, a tutti gli abitanti della Tuscia, di esserci il 6 aprile a Vulci. Non possiamo permetterci di rimanere a casa. Dobbiamo esserci, per difendere il nostro futuro. Non lasciamo che altri decidano al posto nostro. La nostra terra è la nostra forza, e insieme lo dimostreremo”.
Tuscania delle Idee