Yarn bombing in mostra allo spazio Pensilina

Nicoletta Di Luigi

 E’ un particolare tipo di street art quella dello Yarn Bombing, dove né pennelli né vernici, ma stoffe o tessuti lavorati a maglia o a uncinetto colorano ed avvolgono oggetti in luoghi pubblici. Una mostra tutta dedicata allo “sferruzzare alternativo” verrà inaugurata a Viterbo nello spazio Pensilina il 26 Gennaio alle ore 17,00 e rimarrà fino al 6 Febbraio. L’evento è stato presentato questa mattina a Palazzo dei Priori da Roberta Sperduti, presidente dell’associazione Yarn Bombing Viterbo e da Marco De Carolis, assessore alla cultura e dagli altri componenti dell’associazione, insieme a loro anche Laura Antonini e Vincenzo Icastico per il monologo previsto per l’inaugurazione, ma già conosciuto durante l’installazione artistica del 4 novembre 2018 “100 anni di papaveri rossi”, un tributo ai Caduti della Grande Guerra, con 100 papaveri rossi ricamati all’uncinetto ed esposti presso il Santuario di Santa Maria della Peste al Sacrario.

“ Svecchiamo le tecniche del centrino ma rimoderniamole per fare installazioni da togliere il fiato, per creare bellezza laddove non c’è. Con questo intento l’esposizione del 4 Novembre scorso ha voluto celebrare la storia, la memoria, affinchè non si ripetano gli stessi errori; installazioni e opere che nascono anche per protesta ed evidenziare le cose che non vanno”  racconta Roberta, presidente dell’associazione. Yarn Bombing Viterbo è nata quattro anni fa e diventata associazione culturale ufficiale dallo scorso settembre, una passione condivisa da tredici attiviste viterbesi che iniziarono con la protesta per la salvaguardia del parco delle querce a Santa Barbara, dove furono allestiti pannelli decorativi all’uncinetto. Questa realtà locale che con la sua arte “toglie i centrini dai comodini” vuole sensibilizzare e comunicare idee innovative, nella necessità di creare bellezza; l’abbiamo anche vista  alla fontana di Pianoscarano popolata da fenicotteri rosa durante San Pellegrino in Fiore, all’arco di acchiappasogni a Porta del Carmine o alla protesta colorata del 2016 a Prato Giardino per sottolineare l’incuria dei parchi, ma anche nella Notte delle candele a Vallerano, e con le rose bianche per Martina e Alessia, le bambine della tragedia di Cisterna in collaborazione con Latinaknitcrochet. In cantiere anche molti progetti con l’associazione XXI secolo all’insegna della musica con Giuliano Nisi e Fabrizio Bastianini.

Sarà uno spazio molto colorato alla Pensilina che vedrà la cronostoria dell’associazione insieme a piccole installazioni, e  i papaveri del 4 novembre, evento per il quale Laura Antonini ha scritto uno straziante monologo “Ninetta mia morire di maggio…”, che sarà proposto sabato, accompagnato dalla musica di Vincenzo Icastico e Simone Gamberi.

La mostra rimarrà aperta tutti i giorni fino al 6 febbraio dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19.

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